All’Italian Oyster Fest della Spezia, organizzata dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria attraverso la sua Azienda speciale, il sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, ha confermato la predisposizione dell’emendamento che punta a ridurre l’Iva sulle ostriche dal 22% al 10%.
L’annuncio è stato accolto con grande soddisfazione da Camera di Commercio Riviere di Liguria, associazioni di categoria del settore e produttori. «La riduzione dell’Iva – sintetizza a nome di tutte le realtà interessate il presidente dell’ente camerale Riviere di Liguria, Enrico Lupi – garantisce nuovo slancio all’ostricoltura che, ormai da anni, ha dimostrato tutte le sue potenzialità. L’Italia è il secondo paese consumatore di ostriche in Europa: questo provvedimento può quindi aiutare in concreto la produzione italiana a crescere e a fare in modo che la richiesta di ostriche venga soddisfatta da produttori italiani. Con convinzione – aggiunge – sottoscriviamo l’emendamento annunciato oggi dal sottosegretario La Pietra che va a sostenere un settore economico strategico sia a livello nazionale che a livello territoriale: proprio qui alla Spezia, dove oggi valorizziamo il pregiato mollusco con l’Italian Oyster Fest, abbiamo allevamenti di altissimo livello qualitativo grazie a condizioni ambientali perfette. Grazie a questo provvedimento la direzione intrapresa è quella giusta».
Anche Coldiretti Liguria ha partecipato attivamente alla presentazione del documento strategico per la valorizzazione dell’ostrica italiana “per il rafforzamento di una filiera che rappresenta un’eccellenza produttiva e un’opportunità di sviluppo sostenibile per il nostro territorio”.
«L’ostricoltura non è solo un’attività economica, ma anche un presidio ambientale fondamentale per le nostre coste – dichiarano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale –. Con questo documento strategico si avvia un percorso importante per semplificare le procedure, stimolare la produzione nazionale e migliorare la competitività, anche attraverso misure fiscali mirate come la riduzione dell’Iva. È un segnale atteso e necessario»
Particolare rilievo viene dato al tema dell’innovazione, della sostenibilità e dell’accesso al mercato, in particolare nella gdo e nelle pescherie tradizionali. La filiera ostricola, secondo Coldiretti, può diventare un pilastro dell’economia blu ligure se adeguatamente sostenuta. «È fondamentale che il settore venga riconosciuto nella sua complessità, come parte integrante del sistema agroalimentare italiano – sottolinea Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca -. Semplificazione normativa, ricerca applicata e valorizzazione del prodotto sono leve decisive per far crescere le nostre imprese»
Borriello aggiunge: «L’ostrica ligure ha tutte le carte in regola per essere protagonista sui mercati, ma servono strumenti certi, dialogo costante tra operatori e istituzioni e una narrazione che racconti qualità, territorio e sostenibilità».