Torna in tutta Italia e in Liguria, dal 10 al 18 maggio 2025, la “Settimana nazionale della celiachia“, promossa da Aic, Associazione Italiana Celiachia, che si occupa delle persone celiache, insieme alle 21 Aic territoriali associate, e ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini su una patologia che nel nostro Paese colpisce oltre l’1% della popolazione. Regione Liguria aderisce agli obiettivi della giornata e sostiene le iniziative organizzate da Aic.
In Liguria sono 6.875 le persone affette da celiachia e assistite dal sistema sanitario ligure. Di questi 2.079 sono maschi e 4.706 femmine. Per persone con celiachia possono utilizzare i buoni per l’acquisto di prodotto senza glutine. Per tutte le informazioni relative al servizio si può accedere al Canale Salute di Regione Liguria.
Nel dettaglio dei dati forniti da Aic Liguria, emerge che le diagnosi in Liguria crescono al ritmo medio di 236 l’anno (945 nel quadriennio 2020-2023). Nonostante ciò, la prevalenza nella popolazione è pari allo 0,43%, rispetto al valore minimo dell’1% derivante da studi scientifici, quindi in rapporto alla popolazione ligure (1.508.847) dovrebbero risultare 15.088 celiaci, a fronte degli attuali 6.785. Quindi 8.500 celiaci liguri risultano ancora non diagnosticati. Una delle principali problematiche per i celiaci risulta l’alimentazione fuori casa rispetto alla quale Aic Liguria ha elaborato, in armonia con la sua federazione, un programma specifico di formazione, denominato appunto Afc, che nasce dall’esigenza di creare una catena di esercizi informati sulla celiachia che possano offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dei celiaci. Il programma Alimentazione Fuori Casa è dedicato agli esercizi della ristorazione (ad esempio: ristoranti, pizzerie, alberghi, gelaterie, ecc.) e ha svolto e continua a svolgere una funzione fondamentale nella qualità di vita del celiaco. A oggi le strutture informate e seguita da Aic risultano 140 in tutta la Regione, tuttavia ancora troppo poche per venire incontro alle esigenze dei celiaci, particolarmente in una regione come la nostra a forte vocazione turistica.
«Regione Liguria – spiega l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò − è da anni al fianco delle persone affette da celiachia, una condizione cronica che impatta sulla vita quotidiana ma che può essere gestita efficacemente grazie a una rete assistenziale strutturata e al supporto delle istituzioni. Attraverso l’istituzione del Tavolo Regionale Permanente sulla Celiachia abbiamo voluto rafforzare il nostro impegno, mettendo a sistema le competenze cliniche e organizzative sul territorio, aggiornando la rete e definendo percorsi diagnostico-terapeutici chiari e accessibili per adulti e bambini. Nella prossima seduta di Giunta sarà anche approvata la delibera per individuare e formalizzare i ‘Presidi accreditati’ e i ‘Centri di terzo livello’ regionali per la celiachia sul nostro territorio. La Settimana Nazionale della Celiachia rappresenta un momento importante di sensibilizzazione, e Regione Liguria sostiene con convinzione le iniziative promosse da Aic, contribuendo a diffondere una corretta informazione, promuovere l’inclusione, a partire proprio dalle scuole».
«A fine 2024 – spiega Barbara Rebesco, direttore delle Politiche del Farmaco, Dispositivi Medici, Protesica ed Integrativa di Alisa – è stato istituito il tavolo regionale permanente sulla celiachia con gli obiettivi di ottimizzare la governance clinica e quella organizzativa; stiamo inoltre lavorando mettere a sistema le competenze dei principali attori coinvolti nella gestione della patologia celiaca anche nell’ottica di future azioni di miglioramento. Il tavolo ha aggiornato la rete regionale e definito i Pdta ‘Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale’ per la Celiachia relativo sia ai pazienti adulti che pediatrici per assicurare una diagnosi precoce, il trattamento e il follow up della malattia celiaca».
«Prima della legge voluta da Aic nel 2005 e che quest’anno compie 20 anni – dichiara Francesco Caso, presidente di Aic Liguria – non risultavano garantiti ai celiaci diritti fondamentali, come i pasti senza glutine nella ristorazione scolastica. Da allora molti progressi sono stati realizzati, grazie alla legge, ma anche alle positive interlocuzioni con le istituzioni locali che hanno consentito per esempio una più ampia diffusione nella commercializzazione dei prodotti specifici per i celiaci grazie alla dematerializzazione dei buoni, la formazione per ristoratori e albergatori, l’individuazione dei centri regionali e presidi di rete autorizzati alla diagnosi, terapia e follow up della celiachia».
«Con la piena operatività di tutti i Presidi Pediatrici del Gaslini Diffuso − aggiunge Marco Crocco, responsabile del Centro per la Malattia Celiaca dell’Istituto Giannina Gaslini − abbiamo attivato la rete pediatrica per la Malattia Celiaca, con un modello Hub&Spoke, dove il Centro di riferimento regionale Istituto Gaslini coordina e supporta le attività delle pediatrie di Imperia, Savona, Lavagna e La Spezia. Il progetto ha migliorato la logistica e la compliance delle famiglie e ha permesso di raddoppiare il numero di diagnosi grazie a una maggiore consapevolezza della malattia tra gli operatori. Sensibilizzando i professionisti, infatti, si riesce a intercettare prima la patologia, considerando che due terzi delle persone celiache non sanno di esserlo, e diagnosi precoci consentono di realizzare percorsi di cura sempre più mirati e precisi. Inoltre, grazie alla nuova rete pediatrica e agli ambulatori attivati su tutto il territorio regionale, è stato possibile ridurre i tempi di attesa a Genova e a favorire la presa in carico del paziente su tutto il territorio regionale».
Sulla pagina web è possibile scoprire il dettaglio del calendario delle iniziative previste in Liguria con appuntamenti e informazioni utili sulla celiachia, con anche la possibilità di partecipare a un quiz digitale.