Le piante aromatiche sono un elemento prezioso anche in contesti urbani ristretti, apportando significativi benefici ambientali e sociali. La loro capacità di ridurre la CO2, regolare il microclima e contribuire alla diminuzione dello stress le rende sempre più apprezzate nelle nostre città. È quanto emerso oggi a Green Agorà, evento organizzato da Greenitaly – Salone del Florovivaismo e del Paesaggio, in programma a Parma dal 15 al 17 ottobre 2025 – nell’ambito di Euroflora.
Il settore delle piante aromatiche è in forte crescita in Italia, con un record di 2,3 miliardi di euro di esportazioni nel 2023. La Liguria si conferma un polo produttivo di eccellenza, posizionandosi come secondo produttore nazionale dopo la Toscana, con 2351 aziende, caratterizzate prevalentemente da piccole dimensioni e conduzione familiare.
ll suolo, ben oltre una semplice superficie coltivabile, è un vibrante ecosistema, complesso e cruciale per la salute del nostro pianeta. A sottolinearlo con forza è stato il laboratorio scientifico del Crea Dc (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) di Firenze, polo di eccellenza nazionale dedicato allo studio della qualità del suolo, ospitato nel padiglione del Parco delle Cinque Terre, con la partecipazione degli esperti Marino Quaranta, Elena Gagnarli e Sauro Simoni.
«Il suolo – ha spiegato Elena Gagnarli – rappresenta la prima risorsa da proteggere se vogliamo assicurare la sicurezza alimentare, contrastare efficacemente i cambiamenti climatici e tutelare la salute umana e ambientale. Valorizzare il suolo significa anche investire nell’educazione delle nuove generazioni alla sua conoscenza. Per questo, è fondamentale aprire i laboratori alla cittadinanza, promuovere una ricerca applicata che risponda alle esigenze concrete e sostenere modelli agricoli rigenerativi che si fondino sulla scienza e sulla saggezza dei territori».
Mario Tozzi, geologo e primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), nel corso di una riflessione sul rapporto tra l’uomo e la natura ha suggerito che «a Genova dovremmo puntare sulle montagne interne, ne guadagneremmo anche in sicurezza per mantenere saldi i versanti»
La fotografa Rossella Murgia ha tenuto un laboratorio di cianotipia in cui ha fornito al pubblico validi consigli da professionista su come fotografare i fiori, usando le proprie macchine fotografiche o semplicemente il cellulare. particolarmente apprezzato. Utilizzando dei fogli di carta fotosensibilizzata i partecipanti si sono potuti sbizzarrire a posizionare sopra di essi delle creative composizioni realizzate con piante delle Liguria. Una volta ricoperte con un foglio di plexiglass ed esposte per breve tempo, alla luce di un bel sole primaverile e innaffiate con acqua, hanno lasciato un’impronta simile a una fotografia.