«La fase B della nuova Diga di Genova andrà conclusa a fine 2027. Non si parla assolutamente del 2029: 39 mesi sono da progetto, non da contratto. Al momento giusto farò il mio lavoro. Anche i costi sono quelli da bando, poi ci sono i ribassi». Risponde così, al termine della seduta di giunta di martedì 10 aprile, il presidente della Regione Liguria e commissario per la realizzazione della nuova diga foranea di Genova Marco Bucci riguardo al cronoprogramma da progetto per la fase B della nuova infrastruttura, che parla di 39 mesi per la realizzazione dalla firma dei contratti. Lo scrive l’Agenzia Dire.
«Si parla di fase B, non di fase A: deve ancora iniziare, come si fa parlare di ritardi? Che l’opposizione impari a capire la differenza – commenta riferendosi alle accuse del Movimento 5 Stelle -. Non c’è nessuna influenza sui tempi della fase A, le due fasi neanche si toccano, è fatto apposta, così non ci saranno conflitti tra chi sta facendo la fase A e chi farà la fase B».
Poi aggiunge che “Webuild non c’entra nulla con la fase B, ha fatto solo il progetto. Dobbiamo ancora fare la gara. Il contratto avrà dei tempi più brevi rispetto a quelli del cronoprogramma del progetto“. Quanto alla gara per la fase B, Bucci assicura: “Arriva il prima possibile: c’è ancora un problema con i finanziamenti, ma pensiamo in due o tre settimane di risolvere. I documenti sono quasi pronti, il progetto è pronto, bisogna far scrivere bene il bando e appena arriva il finanziamento partiamo con la gara europea”.
Stefano Giordano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, torna subito all’attacco: «È proprio internet a non lasciare scampo, soprattutto a chi ha la memoria corta o cambia spesso le carte in tavola. Tocca infatti ricordare al presidente-Commissario che lo scorso 21 marzo a Palazzo San Giorgio davanti al viceministro Rixi, aveva chiaramente dichiarato che, grazie alla strategia del parallelo, la fase A e la fase B avrebbero marciato insieme. E che facendo tutto insieme, a metà del 2027 sarebbero terminate. In parallelo. Oggi, e per stessa ammissione di Bucci in Sala trasparenza, scopriamo che la fase B deve ancora cominciare e sarà conclusa – sempre a detta di Bucci – “entro la fine del 2027”. Ora, senza formalizzarci su 6 mesi in più o 6 mesi in meno, chiediamo conto di un altro aspetto del cronoprogramma: la sola fase B vale 39 mesi dalla firma del contratto di un appalto che non è nemmeno stato bandito e non ha copertura. Morale: facendo due conti, Bucci come pensa di chiudere la fase B prima del 2029?».
Dura risposta anche da parte del consigliere regionale Pd e segretario metropolitano Pd Genova Simone D’Angelo: «140 milioni in più e almeno altri 3 anni di attesa. Questa è la nuova fotografia della diga di Genova. Mentre Bucci e i suoi si facevano fotografare sorridenti nel cantiere, promettendo date e investimenti, la realtà li smentisce ancora una volta: extracosti, ritardi, incertezze».
«Settimana dopo settimana – dice D’Angelo – la verità viene a galla: una delle opere più importanti per il futuro del porto e della città è diventata il simbolo dell’improvvisazione, dell’opacità e della totale mancanza di una seria pianificazione. La destra, che ha fatto della propaganda sulle grandi opere la sua bandiera, oggi è responsabile di un fallimento sotto gli occhi di chi vive la nostra città ogni giorno. Il tempo passa, i costi esplodono, e Genova continuerà ad aspettare».