La filiera del venture capital nel 2024 in Italia ha totalizzato 406 operazioni per un ammontare investito pari a 2 miliardi, con un aumento del 39% rispetto al 2023. È quanto risulta dal Rapporto di ricerca 2024 del Venture Capital Monitor-VeM sulle operazioni di venture capital nel mercato italiano. Lo studio è stato realizzato dall’Osservatorio Venture Capital Monitor-VeM attivo presso Università Liuc e Aifi e realizzato grazie al contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Kpmg e al supporto istituzionale di CDP Venture Capital Sgr e Iban con l’obiettivo di sviluppare un monitoraggio permanente sull’attività di early stage istituzionale svolta nel nostro Paese.
«Gli investimenti in venture capital in Italia – commenta Alessandro Soprano, partner Kpmg – hanno visto alcuni segnali di ripresa nel corso del 2024, in linea con quanto osservato a livello internazionale. Si attende un trend positivo anche nel 2025, supportato principalmente da investimenti in settori quali l’intelligenza artificiale, le biotecnologie e le energie alternative»
Relativamente alle sole startup con sede in Italia, venture capital e corporate venture capital hanno investito 592 milioni di euro su 182 round, le attività di sindacato tra venture capital, corporate venture capital e business angel hanno fatto registrare investimenti pari a 610 milioni di euro su 88 operazioni e i soli business angel hanno investito 47 milioni in 102 round. Il totale di queste attività porta la filiera del Venture Capital in Italia ad aver investito oltre 1,2 miliardi di euro su 372 round. Aggiungendo anche gli investimenti in startup estere con founder italiani, il totale complessivo si attesta a 2 miliardi di euro su 406 round.
Dal punto di vista settoriale, l’Ict monopolizza l’interesse degli investitori di venture capital, con una quota del 38% delle società target. L’ict è costituito per il 28% da operazioni su startup nel comparto dei digital consumer services, e per il 72% su società con focus su enterprise technologies. A seguire, il 9% delle target oggetto di investimenti initial è stato diretto verso le biotecnologie, l’8% verso il comparto del fintech; energia e ambiente ed healthcare, invece, attraggono il 7% degli investimenti.
Come per gli anni passati, a livello di investimenti initial, la Lombardia è la Regione in cui si concentra il maggior numero di società target, 70, coprendo il 36% del mercato (era il 46% nel 2023, con 113 società). Seguono Piemonte (15%) e Lazio (9%).
In Liguria si registra un aumento degli investimenti VC (initial e follow on) nel periodo 2020- 2024. La crescita nel quinquennio sembra indicare una tendenza di lungo periodo, il calo dal 2024 al 2023 può essere congiunturale e dipendere dagli investimenti già realizzati negli anni precedenti, quello che emerge con chiarezza è la disparità tra la Liguria, in fatto di round e investimenti, rispetto alle altre regioni del Nord. Un gap che colloca la Liguria al livello delle regioni del Sud.
Liguria, 2020-2024:
31 round (28 initial e 3 follow-on), 53,20 milioni di euro investiti;
I due settori in cui si è investito di più a livello di numero di round sono ICT (8) e Healthcare (5), mentre a livello di ammontare abbiamo Beni e tecnologie industriali (18,8 mln), Biotecnologie (12 mln);
Nel quinquennio c’è stata la presenza di Business Angel in 13 round in sindacato, mentre 11 deal hanno visto la presenza di corporate tra gli investitori.
Nel 2024 sono stati monitorati due deal initial con startup con sede in Liguria sono stati Wesii e Cynomys (presenti anche nella griglia pubblica del rapporto 2024 per maggiori dettagli). Il secondo, in particolare, rientra nell’ambito del Technology Transfer.