Il Tar della Liguria ha bocciato il progetto del depuratore comprensoriale per 11 comuni a Chiavari. Il progetto di Iren prevedeva la realizzazione del depuratore a servizio di oltre 200mila abitanti nella colmata a mare della città.
“Accogliendo i ricorsi dei proprietari immobiliari, il Tar ha annullato il decreto dirigenziale della Regione. Dunque, ennesima brutta figura dell’Ente. Ed ennesima occasione mancata di fare la cosa giusta, cioè optare per impianti più piccoli al servizio delle singole città. Da almeno 10 anni, come M5S, sia per la decisione di procedere con un impianto unico comprensoriale, poi dopo il voto della città metropolitana di collocarlo in colmata, diciamo che il progetto è sbagliato dal punto di vista di costi, tempi e impatto ambientale. Abbiamo ripetutamente sollevato la questione in comune, in Regione e a Bruxelles, dove è stata chiamata in causa anche la direttiva dell’Unione Europea contro le strutture obsolete: con Mariangela Danzì, già eurodeputata del M5S, avevamo rilevato come il depuratore di Chiavari facesse parte di un lungo elenco di scelte giurassiche rispetto a obiettivi e necessità dei territori liguri. Quando finalmente chi amministra vorrà ascoltarci, saremo come sempre a disposizione. Se non altro per evitare di sperperare i soldi dei contribuenti, visto che ora che Comune di Chiavari e Regione dovranno anche pagare le spese di giudizio in favore dei ricorrenti”.
Lo dichiara il deputato del M5S Roberto Traversi, che poi ricorda: “il depuratore di Lavagna è in infrazione, l’impianto di Preli ha esaurito ormai la corsa e tutto ciò è a discapito di mare e ambiente! E ora come nel gioco dell’oca bisogna ripartire da capo”.