Il consorzio PerGenova Breakwater sta predisponendo un cronoprogramma aggiornato che prevede il riallineamento della tempistica di posa dei cassoni per la realizzazione della Nuova Diga Foranea di Genova per terminare l’opera comunque entro il novembre 2026.
Lo comunica l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Entro fine anno avrebbero dovuto essere posati 12 cassoni, invece dal 25 di agosto sono solo quattro. Il quinto (previsto a settembre) deve ancora arrivare.
I problemi sono tanti e Palazzo San Giorgio ha provato a fare un po’ di ordine tra tutte le questioni.
Di sicuro il maltempo che ha colpito la Liguria in queste ultime settimane ha rappresentato un ostacolo importante, ma non è l’unico scoglio.
In sostanza la pratica è risultata diversa dalla teoria: anche per quanto riguarda l’avanzamento attuale di completamento delle colonne di ghiaia per il consolidamento del fondale che è superiore al 21% rispetto però a una previsione del 34%. Le colonne da realizzare sono in tutto 70.000 e correranno lungo l’intero perimetro della nuova diga.
“La fase iniziale dell’opera − fa sapere l’Adsp − ha previsto maggiori tempi per la taratura degli strumenti e la messa a punto dei delicati Vibroflot (ossia le sonde vibranti che penetrano nel terreno e creano uno spazio tubolare dove far scivolare la ghiaia ndr). Anche qui l’impresa sta elaborando un nuovo cronoprogramma per ottimizzare e riallineare i tempi”.
Per recuperare, l’impresa ha confermato l’inserimento a breve di un ulteriore mezzo marittimo.
Ai ritardi va aggiunto anche quello dell’esito del monitoraggio geotecnico nei campi prova, richiesto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: “Una rottura accidentale di alcuni strumenti ha rinviato la comunicazione degli esiti − si legge − ma è comunque in corso la rilevazione della lettura dai sensori funzionanti, oltre ad essere stata avviata l’immediata installazione di nuovi strumenti di lettura al fine di garantire quanto previsto dal progetto. Per quanto concerne il cp2 sono in corso le attività di installazione della strumentazione di visura”.
L’Autorità di Sistema Portuale ha anche chiarito che la recente richiesta di finanziamento al Mit su fondi Fsc di 160 milioni a favore della nuova Diga non riguarda la copertura di extra-costi derivanti dalle modifiche del progetto, ma si tratta di una richiesta preventiva per far fronte a eventuali incrementi di somme a disposizione e maggiori costi derivanti dal caro materiali.
Il consorzio Pergenova Breakwater è costituito da Webuild, Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra.