Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dal gruppo Psa Sech, attraverso la società Terminal Contenitori Porto di Genova, annullando la concessione per il terminal multipurpose, con scadenza 2056, al gruppo Spinelli.
La sentenza, inappellabile e immediatamente esecutiva – scrive l’Agenzia Ansa -, obbliga la società Genoa Port Terminal (51% Spinelli srl e 49% Hapag Lloyd) a rispettare le indicazioni del piano operatore portuale del 2001 che imponeva di movimentare sulle banchine di calata Sanità traffico multipurpose, per cui sono destinati quegli spazi, e non full container.
Il ricorso della Società Terminal Contenitori Porto di Genova era partita da un ricorso al Tar che, però, era stato perso. L’appello al consiglio di Stato ha invece dato ragione all’operatore del porto di Sampierdarena.
“L’operatività del tutto prevalente nei traffici full container da parte di un terminalista in ambito multipurpose, peraltro non sottoposto agli oneri di investimento e ai costi operativi tipici dei terminal contenitori – si legge in sentenza -, determina un’evidente distorsione, in danno di questi, dell’assetto concorrenziale come regolato dal piano portuale, tradendo ex post il loro affidamento sulle chiare risultanze del piano stesso. In danno non solo degli interessi privati concorrenti ma altresì degli interessi pubblici sottesi alla pianificazione portuale. Consentendo lo svolgimento prevalente di funzioni solo ammesse e non caratterizzanti -prosegue il Consiglio di Stato -, se da un lato si renderebbero vane la gran parte delle previsioni di piano sulle destinazioni delle singole aree, da un altro lato si toglierebbe credibilità ed attrattività a un porto le cui previsioni di piano possono così essere considerevolmente mutate in sede di rilascio del singolo titolo”.