Dal 23 al 28 luglio ad Albenga si svolgerà la Sagra du Michettin, il famoso pan fritto locale.
La sagra è interessante (vedi qui il programma ), oltre ai piatti tipici del territorio propone musica dal vivo, giochi per ragazzi e bambini, mostre fotografiche, di arte sacra, di antiche attrezzature agricole e rassegne di musica da camera, classica e sacra. E interessante è il michettin in se stesso, che possiamo anche provare a prepararci in casa nostra.
Il michettin, in sostanza, è un pane fritto, a base di farina di grano e patate. Appartiene alla vasta famiglia del pane fritto che in Italia ha innumerevoli varianti – gli sgabei della Lunigiana diffusi anche nello spezzino, le donzelle e i coccoli della Toscana, lo gnocco fritto emiliano, le pettole pugliesi, e focaccette, frittelle, spianate, pizzette di ogni regione: possiamo nominarne solo una piccola parte –. In Liguria ricordiamo i friscieu, il pan fritu di diverse località dell’entroterra, il pane fritto con acciughe delle Cinque Terre, oltre agli gli sgabei. 
Oggi trattiamo del michettin. L’ideale sarebbe andare alla sagra di Albenga, gustarlo sul posto, e poi provare a riprodurlo. Una ricetta potrebbe essere la seguente.
Ingredienti. 500 grammi di farina 0, 250 grammi di patate, 25 grammi di lievito di birra fresco, 400 grammi di acqua, olio extra vergine d’oliva qb, un cucchiaino di sale, mezzo cucchiaino di zucchero. (La quantità di lievito varia moltissimo, dipende dal tempo che intendiamo lasciare alla lievitazione e dalla temperatura dell’ambiente in cui la pasta lievita. Può scendere anche a 4-5 grammi o anche meno con una lievitazione di diverse ore).
Procedimento. Lessate le patate fino a farle diventare tenere, sbucciatele e passatele al passapatate. In tre cucchiai di acqua tiepida mescolate il lievito, lo zucchero e due cucchiai di farina. Lasciate lievitare il composto una trentina di minuti. Mettete nella planetaria (o, se preferite, mescolate e impastate con le vostre mani su una spianatoia), la farina, le patate e il lievito. Dopo pochi secondi aggiungete il sale e continuate a impastare fino a ottenere una pasta soda, liscia, elastica, a forma di palla. Copritela con un panno e lasciatela lievitare per un paio d’ore. Il volume dovrebbe raddoppiare. Ora non resta che tagliare l’impasto in bastoncini di una dozzina di cm e immergerli nell’olio bollente finché non saranno dorati. Gustateli ancora caldi, con un Lumassina della Provincia di Savona.
Placet experiri!



























