La società genovese di cremazione Socrem ha diffuso attraverso una nota il confronto tra le emissioni stimate per il nuovo forno crematorio e il vecchio inceneritore già in uso a Staglieno.
Il secondo tempio crematorio dovrebbe essere completato nel 2025 e sarà realizzato dall’associazione temporanea di imprese formata da Crezza srl, Tempio Crematorio Lombardo srl e Schena Servizi srl. Dalla tabella risulta che le emissioni del nuovo impianto sono superiori per tutti i parametri osservati.
“Dati incontrovertibili – scrive Socrem nel comunicato – quelli allegati e relativi alle emissioni previste dal progetto in costruzione a Staglieno e sub judice con sentenza del Tar prevista a febbraio (nello stesso mese in cui dovrebbero finire i lavori) e quelli relativi all’inceneritore esistente, che sono stati trasmessi e protocollati da Città Metropolitana e Arpal. Macroscopiche le differenze con percentuali di maggiori emissioni del costruendo impianto, che vanno dal 23% in più degli ossidi di azoto al 17443% in più degli idrocarburi policiclici aromatici”.