Avvio in rialzo per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib segna +0,35%, a 33.983 punti sostenuto ancora una volta da Prysmian (+2,5%), con a ruota Saipem (+1,9%) e Tim (+1,8%), che sfrutta il rialzo del rating da parte di S&P Global.
Fiacche invece le banche, con Banco Bpm in fondo al listino (-1,4%), seguita dalla Popolare di Sondrio (-1,1%).
Avvio leggermente positivo per le Borse europee, in scia alla seduta poco mossa di Wall Street. Parigi sale dello 0,22%, Londra dello 0,19% mentre Francoforte è invariata.
Borse asiatiche poco mosse dopo l’audizione al Senato americano del presidente della Fed, Jerome Powell, che chiede “altri dati positivi” prima di iniziare ad abbassare i tassi, lasciando sì aperta la porta a una prima sforbiciata quest’anno ma senza offrire né certezze né tempistiche. Tokyo è la migliora a +0,6%.
Sul fronte macroeconomico i dati sui prezzi in Cina – con quelli al consumo saliti meno dello attese (+0,2%, contro il previsto +0,4%) e quelli alla produzione scesi come nelle attese (-0,8%) – continuano ad evidenziare pressioni deflazionistiche che intralciano la ripresa.
Il petrolio è in calo, con il Wti che cede lo 0,5%, a 81 dollari al barile, e il Brent che arretra dello 0,6%, a 84,15 dollari.
Nei cambi euro in leggero rialzo nei confronti delle principali valute. La divisa europea passa di mano a 1,0817 dollari con un progresso dello 0,04% e a 174,72 yen facendo segnare un +0,15%.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in diminuzione a 138 punti base (-1,23%), il rendimento è a +3,89%.