Tornano a Genova l’attrice Paola Cortellesi, reduce dai grandi successi internazionali del film “C’è ancora domani” e Andrea Pennacchi, nelle vesti dell’ispettrice di polizia Petra Delicado e del vice ispettore Antonio Monte. E, come in un leit motiv filmico-letterario, si rinnova il sodalizio con Asef, l’azienda di onoranze e trasporti funebri del Comune di Genova. Dal 13 maggio sono in corso nel capoluogo ligure le riprese di Petra 3 e, al quarto giorno di lavoro di cast e troupe, guidati dalla regista Maria Sole Tognazzi, gli uomini e i mezzi della pubblico-partecipata si ripropongono davanti alla cinepresa, come accadde già nelle prime due serie.
Venerdì 17, data fatidica per gli scaramantici: ciak al “Biscione”, a Quezzi, location inesplorata per la popolare serie tv. Nella chiesa parrocchiale Mater Ecclesiae, l’edificio a forma di prua di nave che si incunea al centro dei palazzoni che si dipanano sulle alture della città, va in scena un funerale. È fiction. Ma sono gli uomini delle onoranze funebri comunali a rendere tutto verosimile. Allestimento interno, mezzi, sosta davanti alla chiesa, rispettosa attesa di famigliari e amici del defunto da parte degli operatori funebri. Tutto, in questa scena della fiction, è tratto dall’esperienza quotidiana di chi opera nel delicato settore delle onoranze e dei trasporti funebri. «Asef, nella sua prima configurazione di Atf – Azienda trasporti funebri nasce per volere del Comune di Genova nel 1909 – spiegano i vertici dell’azienda, gli avvocati Maurizio Barabino e Franco Rossetti – Oltre un secolo di attività a Genova, garantiscono all’azienda e ai suoi operatori una vasta esperienza nel settore. Poter prestare questo know how a grandi produzioni come quella di Cattleya/Sky è, come intuibile, motivo di vanto e fonte di prestigio per tutti noi».
Per l’allestimento davanti all’altare nella chiesa di “Mater Ecclesiae” la produzione si è affidata ai consigli degli esperti della pubblico-partecipata comunale. Feretro, fiori, addobbi, arredi. Postura e tempi vengono concordati con la regista figlia d’arte Maria Sole Tognazzi. E, a margine del molto lavoro, c’è anche tempo per qualche scatto fotografico con i protagonisti, Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi. «La loro semplicità, simpatia e disponibilità ci ha stupiti e commossi – dicono gli operatori Asef che hanno partecipato alle riprese – Per noi è stata un’esperienza diversa, abbiamo scoperto che dietro quello che vediamo in tv ci sono ore e ore di preparazione e duro lavoro. C’è un intero mondo, fatto di donne e uomini che, nonostante la loro notorietà, si sono dimostrate con noi molto gentili, addirittura affettuosi».
Nella foto, Paola Cortellesi e Lorenzo Spera (soprintendente operativo Asef)