“Egea per Iren è un’operazione strategica. Dobbiamo ancora crescere nei nostri territori di riferimento, Piemonte, Liguria ed Emilia e questo rappresenta un nuovo passo”. Così il presidente Luca Dal Fabbro, commentando a Radiocor gli accordi vincolanti per rilevare il 50% della newco in cui confluiranno tutti i business di Egea.
Iren – scrive Radiocor – potrebbe chiudere definitivamente l’operazione tra luglio e agosto, ma intanto sta preparando un piano industriale per il recupero di Egea che prevede complessivamente 180 milioni di investimenti al 2028 e la realizzazione di “importanti sinergie”.
A tutti i creditori sono stati chiesti sacrifici importanti, a partire dalle banche, che tuttavia – scrive l’Agenzia di stampa riportando le parole di Dal Fabbro – hanno buone probabilità di uscire da Egea, in futuro, con piena soddisfazione, come avvenuto sul caso Sorgenia: questo perché “la società ha business sani, ben radicati su un territorio industrializzato e di grande valore”.
Il riassetto della multiutility di Alba, piegata dall’impennata delle commodity nel 2022 e poi finita in profonda crisi, dimostra che il tempo delle aggregazioni territoriali non è finito: “Ci possono essere ancora opportunità e se sono sui territori di riferimento vanno sfruttate”, ha dichiarato il presidente di Iren.