La Borsa di Milano apre la seduta in rialzo. Il Ftse Mib guadagna lo 0,22% a 30.475 punti. Sul listino si mettono subito in evidenza Fineco (+2,84%) dopo i dati sulla raccolta di dicembre e in fondo al listino invece precipita Campari, che perde il 5,34% dopo l’aumento di capitale realizzato (con un collocamento accelerato insieme a una tranche dei obbligazioni convertibili) per finanziare l’acquisizione di Courvasier.
Avvio cauto per le Borse in Europa con Londra che cede lo 0,2%, Milano che sale dello 0,2%, Parigi e Francoforte che oscillano sulla parità (rispettivamente +0,02% e +0,09%).
Gli investitori attendono il rapporto sull’inflazione americana, che sarà diffuso giovedì, per fare le loro scommesse sulle prossime mosse della Fed.
Le Borse in Asia scendono e controcorrente rimbalza il mercato giapponese con il Nikkei 225 che chiude in rialzo del 2,01%. Sulle scelte degli investitori, commentano gli analisti, hanno pesato uno yen debole e i rendimenti obbligazionari in calo.
Prezzo del petrolio in rialzo dopo la nuova serie di attacchi con missili e droni, da parte dei ribelli yemeniti Houthi, alle navi transitanti nel Mare Rosso. Il greggio Wti del Texas sale dello 0,4% a 72,5 dollari mentre il Brent scambia sulla soglia dei 78 dollari (+0,4% a 77,91).
Apertura stabile per l’euro nel mercato dei cambi con il dollaro Usa: calo frazionale dello 0,03% a 1,0928 dollari. L’euro-yen sale a 158.5395 (+0,43%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in diminuzione a 163 punti base (-1,37%), il rendimento è a +3,81%.