«Questo Paese deve decidere se l’acciaio lo vuole o no. Io credo che sia fondamentale averlo e spero in una soluzione positiva perché Acciaierie d’Italia è un asset strategico per il nostro Paese». Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, stamattina a Genova per l’assemblea di Confindustria, commenta a margine la situazione ex Ilva, in vista dell’assemblea di Acciaierie d’Italia che si terrà oggi. Lo riporta l’Agenzia Dire.
«Molte delle catene di fornitura e del valore aggiunto – aggiunge Bonomi − dipendono dalla fornitura dell’acciaio di Taranto e degli altri siti produttivi. Spero che si trovi una soluzione che vada nella giusta direzione non solo per Acciaierie d’Italia, ma per tutta la manifattura italiana».
Anche Antonio Gozzi, presidente di Federacciai e del Gruppo Duferco, interviene sul tema: «Per Acciaierie d’Italia aspettiamo l’esito dell’assemblea: è il momento della verità, non so quali altre prove di appello ci debbano essere. Quello che penso l’ho già detto più volte, se la più grande siderurgia del mondo mette soldi e management per salvare il più importante impianto italiano questa è la soluzione migliore, ma se non fa questo, bisogna voltare pagina». Gozzi concorda con il ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti. «Ha detto molto bene che in una società dove uno dei soci ha il 62% e l’altro il 38%, se c’è bisogno di capitali, il socio maggioritario deve mettere il 62% delle risorse e quello minoritario, cioè in questo caso lo Stato, il 38%. Sembra quasi banale ricordarlo, ma vediamo che cosa succede: speriamo cose buone.. Gozzi, dal palco dell’assemblea, ha ricordato che la siderurgia italiana non è solo Ilva, non è Piombino.