La Compagnia di San Paolo intende nel prossimo futuro sostenere un acceleratore di startup legato alla blue economy a Genova. Lo ha annunciato Nicoletta Viziano, rappresentante del Comitato di Gestione di Fondazione Compagnia di San Paolo, a margine del convegno “Innovation village, ricadute e prospettive” al Salone Nautico in cui il Blue District, istituzioni e startup hanno fatto il punto di quanto prodotto durante l’evento Ocean Race e sul futuro. «Tutto avverrà nell’ambito della convenzione che Compagnia di San Paolo ha con il Comune di Genova – dice Viziano – pubblica amministrazione e fondazione bancaria stanno andando a braccetto per sostenere le realtà che hanno un’attenzione all’ambiente, un’attenzione al digitale, all’innovazione». Compagnia di San Paolo ha stanziato per la Blue Economy un totale di 2,6 milioni di cui 1,8 per il Blue District, più altri 800 mila euro sull’Innovation Village.
La call for innovation aveva selezionato nove startup. «Alcune di loro stanno crescendo – aggiunge Viziano – hanno fatto degli ottimi numeri e ovviamente il ruolo di una fondazione bancaria è quello di supportare tutto quello che è innovazione, tecnologia, digitale soprattutto legato al mondo della blue economy. Il presidente Profumo ci tiene in modo particolare».
Claudio Oliva direttore del Job centre e coordinatore del Genova Blue District, spiega: «I primi vincitori erano realtà non liguri. Poi qualcuno non poteva realizzare il proprio progetto e allora abbiamo riaperto la call. L’Innovation village è stato uno spazio esperienziale con l’obiettivo di mettere in dialogo le innovazioni e favorire le partnership. Grazie alle connessioni con Liguria International e la Camera di Commercio sono stati creati diversi confronti b2b con molte connessioni».
Qualche numero: 73 esperienze uniche, 795 attività di cui 142 uscite in mare. 30 mila presenze e più di 1000 persone uscite in barca. Incontri e tavoli di lavoro per 75 imprese di cui 39 italiane e 36 estere. 278 i contatti attivati dalle imprese vincitrici della call for innovation. 145 incontri bilaterali. «Ai partner dico di ragionare su ciò che abbiamo imparato», suggerisce Oliva.