Le prime 850 colonne di ghiaia su cui si reggerà la Nuova Diga Foranea di Genova verranno completate entro la fine di settembre dal Consorzio guidato da Webuild, con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra. La realizzazione di questo primo gruppo di colonne chiuderà i lavori del primo campo prova.
Le colonne da realizzare sono in tutto 70 mila e correranno lungo l’intero perimetro della nuova diga. Ad oggi, sono state posate sul fondale marino circa 370 mila tonnellate di ghiaia, una quantità superiore al peso complessivo del Duomo di Milano, ed entro la fine di settembre partirà anche la realizzazione del blocco di colonne del secondo campo prova dell’opera, il più grande intervento mai eseguito per il potenziamento della portualità italiana.
Per la posa sul fondale di una tale quantità di ghiaia sono stati realizzati 220 viaggi da Genova e da Piombino per il trasporto in media di 3.000 tonnellate di ghiaia al giorno. L’obiettivo è arrivare a posare oltre 170.000 tonnellate di materiale al mese, grazie all’impiego di ulteriori navi. Già a partire da questa settimana, la produzione viene infatti potenziata grazie al ricorso a una nave aggiuntiva da 40.000 tonnellate, in arrivo ogni 15 giorni dalla Spagna.
Procedono inoltre le operazioni di bonifica bellica in fondali fino a 50 metri di profondità, avviate a fine luglio, operazioni per cui Webuild, prima azienda in Italia, sta impiegando un’innovativa modalità operativa che prevede l’impiego di sommozzatori operanti in saturazione iperbarica.
La nuova diga foranea prevede il coinvolgimento di oltre 1.000 persone all’opera per la sua realizzazione, tra personale diretto e di terzi, e impegna ad oggi oltre 80 società della filiera, quasi tutte italiane.
Commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è un progetto strategico, di valenza europea, oltre che nazionale e locale, cofinanziato dal Governo con risorse del Fondo complementare al Pnrr, la nuova diga potenzierà l’accessibilità marittima del porto di Genova consolidando il ruolo strategico del sistema portuale della città all’interno del corridoio Reno-Alpi della rete di trasporto transeuropea Ten-T, corridoio che da Genova arriva fino a Rotterdam e di cui è parte integrante anche il Progetto unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, realizzato anche questo da Webuild.
La nuova diga foranea contribuirà inoltre a proteggere il porto di Genova dal moto ondoso. Unica nel suo genere in termini ingegneristici, nella sua configurazione finale sarà lunga 6.200 metri e andrà a sostituire la diga esistente, posizionandosi ad una distanza dalla banchina utile a consentire l’accesso al porto anche alle moderne navi definite “Ultra large” (Ulcv), che oggi subiscono limitazioni per il ridotto spazio di manovra.