Giovedì 27 luglio, grazie a un’iniziativa portata avanti dalla Federazione regionale ligure di Coldiretti e da tutte le sue Federazioni provinciali, partirà in Liguria il primo lancio di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, predatori naturali indigeni della cimice verde, della cosiddetta “cimice dei boschi”e della cimice asiatica, ormai tristemente presente sulle colture regionali. Gli insetti antagonisti delle cimici dovranno essere trasportati in contenitori isolanti, che li mantengano al fresco, e successivamente liberati nelle aree identificate per la sperimentazione durante le ore meno calde della giornata.
Una strategia di lotta biologica che punta a contenere la problematica delle cimici – e in particolare della cimice asiatica – in maniera totalmente naturale e a impatto ambientale zero, mediante il rilascio in campo di questi “insetti utili”. Ciò avviene con il cosiddetto “lancio aumentativo”, che comporta un aumento della popolazione dei suddetti insetti utili indigeni in campo per parassitizzare le uova delle cimici. I lanci sono possibili grazie all’importante lavoro di monitoraggio che Coldiretti Liguria – anche nell’ambito delle misure della consulenza previste dalla Misura 2 del PSR regionale 2014/2022 – sta effettuando a fianco delle imprese su tutto il territorio, proprio al fine di individuare le aree a rischio e la biologia dell’insetto sull’areale ligure.
I problemi legati alle cimici coinvolgono agricoltori e produttori appartenenti a diversi comparti cardine dell’economia ligure: dal floricolo e florovivaistico all’ortofrutticolo, dal vitivinicolo all’olivicolo.
«La sperimentazione – spiega Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, – avrà luogo nella medesima giornata in tutte e quattro le province liguri, all’interno di altrettante nostre aziende associate debitamente selezionale. Si partirà a Cardini, in provincia di Genova, alle ore 9 presso l’Agriturismo “Le Olivette”, per poi spostarsi alle 11 a Castelnuovo Magra, nel territorio spezzino, dove il lancio in campo avrà luogo presso l’Azienda Agricola “Boragno Marco”. Nel frattempo, nel ponente ligure, sarà la volta dell’Azienda Olivicola “Canaiella” di Savona alle 7.30 e dell’Azienda Agricola “Canale Sara” di Camporosso, nell’imperiese” alle 10.30»
Bruno Rivarossa, delegato confederale, aggiunge: «È grazie a progetti di ricerca come questi che la lotta a questi insetti può farsi sì concreta, ma soprattutto rispettosa dell’ambiente. Siamo davanti a una vera e propria lotta biologica che prevede il controllo di un insetto dannoso attraverso l’immissione nell’ambiente di un altro insetto utile. Un metodo di lotta a impatto ambientale zero che, chiaramente, essendo dipendente dai ritmi della natura e improntato proprio al rispetto degli equilibri biologici, vedrà dei risultati con il tempo, ma in cui riponiamo piena fiducia».