Questa mattina il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha incontrato a Genova il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto per affrontare le tematiche relative alla programmazione dei fondi europei.
«Credo che Regione Liguria − dichiara il presidente Toti − possa contare di essere una delle prime Regioni che sottoscriverà con il governo il piano generale di utilizzo delle risorse della programmazione europea che il ministero dell’on. Fitto sta portando avanti in modo integrato. Credo che dall’impostazione dei lavori la nostra regione possa avere un ampio beneficio. Apprezziamo in particolare l’idea di utilizzare l’Fsc come cofinanziamento della programmazione europea, che libera la spesa corrente delle regioni cosa che è assolutamente indispensabile per dare flessibilità al nostro bilancio. Abbiamo ragionato anche di Pnrr, con le modifiche possibili alla programmazione e l’inserimento, ove possibile nelle compatibilità di bilancio, di qualche ulteriore lavoro, soprattutto sui territori più sensibili della nostra regione».
«Penso che il mese di luglio sarà un mese di proficuo lavoro e che prima della pausa di ferragosto potremmo in qualche modo avere un quadro chiaro di spesa che consenta di programmare i prossimi cinque anni in modo proficuo», conclude Toti.
«Oggi la mia presenza qui in Liguria è stata un’occasione utile per prendere atto di alcuni aspetti molto chiari, positivi e rapidi − spiega il ministro −. Abbiamo istituito dei gruppi di lavoro in ogni singola regione per fare un monitoraggio dell’utilizzo delle risorse 2014-2020 dell’agenda di programmazione e abbiamo anche stabilito un modello di lavoro per poter giungere alla definizione del finanziamento per le risorse del periodo successivo. Con la Liguria il lavoro è già in fase molto avanzata, il monitoraggio delle risorse al 2020 è assolutamente positivo, non ci sono criticità, e questo ci consente di poter lavorare bene e rapidamente rispetto agli obiettivi della programmazione 2021-2027».
Dal punto di vista operativo, spiega Fitto: «L’idea non è quella di mettere in campo un’unica delibera Cipess che sblocca le risorse in modo indistinto per tutti, ma invece di fare delle singole delibere Cipess, che vadano ad approntare le questioni regione per regione, con un’indicazione precisa degli interventi e anche con una calendarizzazione, un cronoprogramma collegato alla spesa di questi interventi».
«Mi sembra che il lavoro portato avanti con Regione Liguria sia assolutamente costruttivo e condivido anche la tempistica a cui ha fatto riferimento il presidente Toti − ha aggiunto Fitto −: di definire quanto prima, entro il prossimo mese, questo percorso, con l’opportunità di utilizzare risorse del Fondo di sviluppo e coesione, di raccordarle con la politica di coesione e quindi dare anche la possibilità di un sostegno rispetto alla forma di cofinanziamento all’interno della programmazione della coesione con l’utilizzo del Fsc e, conseguentemente, anche con lo sblocco complessivo delle risorse assegnate alla Regione Liguria».
La scadenza degli interventi del Pnrr è a giugno del 2026, i Fondi di sviluppo e coesione al 31 dicembre del 2029, il fondo di sviluppo e coesione è un fondo nazionale che non ha una scadenza precisa.
E riguardo ai numeri e alla possibilità che le risorse assegnate alla Liguria possano aumentare Fitto commenta: «Adesso è presto per entrare nei dettagli, ma ci sono delle ottime opportunità. L’idea è anche quella di dare un ruolo ancora più ampio nel coordinamento delle risorse Pnrr-Coesione. Il rischio − dice − era che da una parte il Piano nazionale di ripresa e resilienza producesse degli effetti e degli investimenti sullo stesso territorio e, senza che ci fosse una coerenza, un dialogo con gli altri programmi, partisse una programmazione della Coesione con una sovrapposizione degli interventi. Invece, d’intesa con la Regione, noi stiamo coordinando questo: da una parte una qualità della spesa che diventa molto più efficace, dall’altra è chiaro che la quantificazione delle risorse avverrà successivamente, ma l’idea è quella di premiare la capacità propositiva dei progetti e quindi anche finalizzare gli interventi su quello che effettivamente si può realizzare».
«L’idea del ministro Fitto di aiutare le Regioni confinanziando con Fsc la programmazione dei fondi strutturali europei, soprattutto il Por-Fesr, libera risorse di bilancio delle Regioni che sono realmente un aumento della capacità di spesa, in una formula particolarmente flessibile, dalla sanità a molte altre voci: questo è una potente iniezione di energia nei bilanci delle regioni, nel corso della programmazione totale molte decine di milioni», conclude il governatore ligure.