Si è svolta questa mattina, all’Hotel Bristol di Genova, la conferenza stampa a consuntivo del “Rotary-Risp”, acronimo di Rete italiana screening polmonare, coordinato e promosso dal Rotary Club Golfo di Genova tra il 2022 e il 2023. L’iniziativa, avviata nel novembre 2022 e in fase di chiusura in questi giorni, si è rivelata un successo anche al di là delle aspettative.
Il progetto Risp è un’iniziativa nazionale di screening del tumore del polmone con tac spirale a basso dosaggio. L’ospedale Policlinico San Martino è uno dei 18 centri di eccellenza italiani partecipanti al progetto.
Hanno aderito al progetto le persone di età compresa tra 55 e 75 anni, forti fumatori o ex fumatori. Il progetto rotariano ha fornito un contributo per la prevenzione del tumore al polmone, con un’azione di rafforzamento sul territorio del progetto nazionale, volta alla sensibilizzazione sull’importanza delle analisi preventive per il tumore al polmone e altre patologie che in mancanza di una diagnosi precoce portano il malato alla morte.
Come spiegato da Carlo Camisetti, presidente Rotary Club Golfo di Genova: «Noi abbiamo svolto un’attività principalmente focalizzata sulla comunicazione, per il reclutamento dei soggetti a rischio e per la divulgazione dei risultati del progetto Risp, derivanti dall’analisi degli interessati che si sono sottoposti agli esami. Abbiamo realizzato questo compito attraverso la rete di contatti dei soci rotariani sul territorio e attraverso tutti i media raggiungibili giornali, tv, ma soprattutto il web e i social media».
Un lavoro impegnativo, completamento basato sul volontariato e sulla collaborazione fra club Rotary, come ha tenuto a sottolineare Massimo Calissano, presidente Rotary Genova Sud Ovest: «La collaborazione è stata fondamentale anche per le attività di supporto alla registrazione degli interessati durante i presidi sul territorio. Ne sono stati realizzati 11, due in centro città e gli altri nelle valli Polcevera e Bisagno, nel Levante e nel Ponente della città e ad oggi ne sono stati effettuati 6. Migliaia di persone informate. Unire le forze è davvero la cosa più importante».
Nel corso della conferenza stampa sono emersi dati molto importanti, che rivelano il successo dell’iniziativa e soprattutto i risultati raggiunti. Per quanto riguarda il numero delle persone sottoposte allo screening, sono state poco più di 800, un numero che è precisamente il doppio rispetto a quello previsto e progettato all’inizio.
Di queste persone, sono state 3 quelle per le quali diagnosticato un sospetto tumore polmonare alla fase iniziale. Persone oggi sottoposte ad ulteriori approfondimenti clinici e poi ovviamente alle eventuali cure adeguate. Persone che in caso di conferma della diagnosi avrebbero più elevate possibilità di guarigione proprio grazie alla diagnosi precoce.
«La cosa più importante da ricordare è che la prevenzione e la diagnosi precoce sono elementi fondamentali per prevenire e curare la malattia. In questo caso è stato davvero importante avere un progetto a livello nazionale, coordinato dal Ministero; dopo questa fase così importante e positiva, si tratta ora di ampliare l’attività», così spiegano i medici.
Notevole l’impegno della Croce Bianca genovese come ha spiegato il vicepresidente Benedetto Gritta Tassorello: «Noi abbiamo aderito con entusiasmo ed è stato un contributo importante quello dato dalla Croce Bianca Genovese, che ha messo a disposizione l’unità mobile di cui disponiamo; un vero ambulatorio mobile con tutto quello che serve, compreso gruppo elettrogeno e computeristico. È stato davvero un successo, molto superiore alle aspettative».
Responsabile per l’ospedale San Martino del progetto Risp è il dottor Gian Luca Pariscenti.