L’Ispettorato nazionale del lavoro ha pubblicato un’anticipazione del rapporto 2022 relativo alle ispezioni nelle aziende: irregolarità contributive, fiscali, norme sulla sicurezza sul lavoro sono alcuni degli aspetti verificati.
La Liguria con il 71,7% di irregolarità registrate (+3,9% in più rispetto al 2021) è al di sopra della media nazionale: supera di 5,1 punti la percentuale nazionale (del 66,62%) e sale sul podio delle prime classificate dopo Molise e Marche (83%).
Dalle elaborazioni di Marco De Silva, responsabile dell’Ufficio economico Cgil Genova e Liguria il primo e preoccupante dato che emerge è la diminuzione del numero delle ispezioni che sono passate dalle 2.190 nel 2021 a 1.801 nel 2022 con una contrazione di 389 ispezioni pari –17,8%.
«Siamo in una situazione surreale dove per contrastare la piaga degli infortuni sul lavoro si abbassano i controlli – commenta Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria – Stiamo vivendo una realtà in cui sta crescendo una cultura politica che giustifica qualunque degenerazione delle imprese e del mercato, dall’evasione ai condoni, dalla precarietà al subappalto a cascata, tutti segnali che non incentivano a rispettare le regole. A fare le spese di tutto questo i diritti, la sicurezza, i salari e la dignità stessa dei lavoratori».