La realizzazione della nuova diga foranea di Genova garantirà al settore edile una massa salari di 180 milioni di euro e oltre 6 milioni e mezzo di ore lavorate relativamente alle opere di demolizione e costruzione.
È quanto emerge dalla stima realizzata dalla Filca Cisl Liguria calcolando le ricadute anche occupazionali dell’opera con 1000 edili operativi in ogni singolo di lavori.
«E dobbiamo lavorare affinché i lavoratori liguri del nostro comparto possano essere protagonisti – spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria – dando così una risposta importante dal punto di vista dell’occupazione anche per consolidare il nostro settore dopo le difficoltà legate allo stop del superbonus. Ma ci sono alcune figure professionali che devono essere formate o potenziate. Mi riferisco a operatori nei cassoni e per le casseforme sommergibili, ma anche perforatori, carpentieri, lavoratori in ambienti confinati, operatori dumper, camionisti, escavatoristi e palisti».
«Per questa ragione dobbiamo stringere una sinergia ancora più forte con la Scuola Edile Genovese per creare percorsi formativi. Chiederemo subito un incontro con la Webuild e le imprese affidatarie per la contrattazione d’anticipo, la realizzazione di quest’opera deve dare slancio al territorio per quanto riguarda l’occupazione. Dobbiamo riqualificare le persone che operano già nel settore e nello stesso tempo coinvolgere giovani disoccupati per fargli conoscere il nostro comparto che può dare occasioni importantissime con le opere che stanno partendo in Liguria. La diga è un’occasione preziosissima per creare occupazione nell’edilizia», conclude Tafaria.