Brusca contrazione dei finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione in Liguria nel corso del 2022. Secondo Kìron Partner da luglio a settembre le erogazioni sono calate del -22,7% rispetto allo stesso trimestre del 2021 (-9,9% media italiana), mentre confrontando il periodo gennaio-settembre la variazione è del -13% (-6,7% Italia).
Kìron Partner, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, ha analizzato nel dettaglio l’andamento dei mutui finalizzati all’acquisto dell’abitazione concessi alle famiglie residenti sul territorio regionale nel terzo trimestre 2022. L’analisi fa riferimento al report Banche e istituzioni finanziarie, aggiornato e pubblicato da Banca d’Italia nel mese di dicembre 2022.
Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 12.736,0 milioni di euro, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente si registra una variazione delle erogazioni pari a -9,9%, per un controvalore di -1.396,3 milioni di euro. La fotografia indica ancora un ridimensionamento nell’erogazione del credito concesso alle famiglie, che conferma la tendenza sia del secondo trimestre 2022 (quando la variazione è stata pari a -5,1%) sia del primo trimestre 2022 (-5,6%).
I primi nove mesi del 2022 si sono chiusi con 42.402,7 milioni di euro erogati, con una variazione pari a -6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le famiglie liguri hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 320,8 milioni di euro, che collocano la regione al 10° posto per totale erogato in Italia, con un’incidenza del 2,52%; rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente in regione si registra una variazione delle erogazioni pari a -22,7%, per un controvalore di -94,3 milioni di euro.
Se si osserva l’andamento delle erogazioni nei primi nove mesi dell’anno e si analizzano quindi i volumi da gennaio a settembre 2022, la regione mostra una variazione negativa pari a -13,0%, per un controvalore di -172,0 mln di euro. Sono dunque stati erogati in questi primi nove mesi 1.155,9 mln di euro, volumi che rappresentano il 2,73% del totale nazionale.
Nel terzo trimestre 2022 le province della Liguria hanno evidenziato il seguente andamento.
La provincia di Genova ha erogato volumi per 173,7 mln di euro, facendo registrare una variazione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno pari a -26,3%. Nei primi nove mesi del 2022, invece, sono stati erogati 650,5 mln di euro, pari a -13,2%.
A Imperia provincia sono stati erogati volumi per 36,5 mln di euro, corrispondenti a una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a -23,4%. Da Gennaio a Settembre sono stati erogati 126,6 mln di euro (-17,6%).
La provincia della Spezia ha erogato volumi per 49,4 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a -12,1%. I primi nove mesi dall’anno hanno evidenziato volumi per 165,2 mln di euro, corrispondenti a -9,3%.
In provincia di Savona i volumi erogati sono stati 61,1 mln di euro, con una variazione pari a -18,8%. Quelli nei tre trimestri considerati sono stati 213,6 mln di euro (-11,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso).
Attraverso l’elaborazione dei dati provenienti dalle agenzie di mediazione creditizia Kìron ed Epicas, gli esperti Kìron hanno analizzato la tendenza rispetto all’importo medio di mutuo erogato.
Nel terzo trimestre 2022 in Liguria si è registrato un importo medio di mutuo pari a 107.323 euro, in aumento rispetto a quanto rilevato durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 95.400 euro. Mediamente colui che sottoscrive un mutuo nella regione viene finanziato circa il 12% in meno rispetto al mutuatario medio italiano.
«In Italia le tensioni geopolitiche, l’aumento dei tassi d’interesse e la previsione di un rallentamento della crescita economica condizioneranno l’andamento finanziario delle famiglie − si legge nella nota Kìron −. È da valutare l’impatto che questo tipo di congiuntura economica avrà sulle erogazioni di mutui alle famiglie. Attualmente possiamo affermare che, rispetto alla situazione contingente, l’impatto sulle operazioni di acquisto immobiliare è neutro e non ha penalizzato un mercato che resta su livelli molti buoni».
«La Bce ha garantito la massima attenzione al controllo della spinta inflattiva; il pacchetto di stimoli all’economia, che sta interessando il nostro Paese per via del Pnrr, ha sicuramente generato interessanti opportunità per chi ha sottoscritto un mutuo. Ad oggi la domanda di credito ha fatto registrare un rallentamento del 20% rispetto al pari periodo del 2021 ma, tenuto conto che in buona parte stiamo parlando della riduzione legata alla finalità surroga e sostituzione, è verosimile attendersi per i prossimi mesi un calo delle erogazioni».