Il Teatro Duse di Genova ha ospitato questa mattina la terza tappa di #Campionidivita, evento dedicato agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia in cui lo sport diventa metafora di inclusione e rispetto della diversità.
L’iniziativa di carattere nazionale, promossa da RG in collaborazione con Intesa Sanpaolo, è stata pensata per trasmettere ai giovani, attraverso la metafora dello sport e in particolare della competizione paralimpica, i valori più importanti nella vita di un individuo.
Dopo le tappe di Venezia, Firenze e Genova, il tour toccherà altri due capoluoghi italiani, Napoli e Palermo e coinvolgerà i ragazzi delle scuole superiori che dialogheranno insieme a tre star del mondo dello sport: Andrea Lucchetta, Oney Tapia e Oxana Corso.
L’evento ha infatti come obiettivo quello di sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia su come affrontare le sfide, individuali e collettive, che possono condurre ad un’esistenza “vincente” grazie a comportamenti valoriali quali l’inclusione e il rispetto della diversità.
In questo senso l’incontro, l’ascolto e il dialogo con grandi campioni dello sport mondiale paralimpico rappresenta il modo migliore per comprendere come nella diversità il limite si possa trasformare in potenzialità, permettendo, grazie ad una forte motivazione e alla valorizzazione dei talenti, di raggiungere traguardi e vittorie “speciali”.
Questa mattina, quasi 500 studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni, sono stati dapprima coinvolti e trascinati dal moderatore, Andrea Lucchetta, nell’edu-quiz, quindi catapultati in una realtà davvero emozionante ascoltando le storie di tre grandi atleti italiani di livello mondiale: Oney Tapia, medaglia di bronzo ai recentissimi Giochi Paralimpici di Tokyo nel getto del peso e nel lancio del disco per non-vedenti, la velocista Oxana Corso, argento Mondiale sui 100 e 200 metri alle Paralimpiadi di Londra e detentrice del record mondiale sui 400 metri di velocità e Andrea Lucchetta, campione del Mondo con la Nazionale di Volley ribattezzata “Generazione Fenomeni”.
Partner dell’iniziativa Intesa Sanpaolo che conferma l’attenzione della banca verso valori quali l’inclusione e diversità, centrali nella crescita delle nuove generazioni. Proprio ai più giovani è rivolto questo evento che ha come protagonisti tre grandi campioni dello sport mondiale, espressione del mondo olimpico e paralimpico. Due ore intense tra dialogo e coinvolgimento diretto degli studenti chiamati a partecipare e mettersi in gioco in prima
persona attraverso un divertente edu-quiz, domande semplici e coinvolgenti legate a contenuti di educazione finanziaria alle quali hanno potuto rispondere comodamente dal proprio smartphone tramite l’app Kahoot.
Questo momento di coinvolgimento, un format nel format, rientra tra le innumerevoli attività promosse dal Museo del Risparmio, da 10 anni impegnato a diffondere la cultura finanziaria in modo innovativo e divertente con numerose iniziative pensate appositamente per i ragazzi. Nato a Torino nel 2012 con l’ambizione di contribuire a far risalire la media italiana – agli ultimi posti nel mondo – delle conoscenze finanziarie di base e con l’obiettivo di stimolare una riflessione consapevole sull’uso del denaro, il Museo del Risparmio si rivolge a un pubblico variegato per età, genere e preparazione e fin dalla sua nascita si è caratterizzato come luogo innovativo e divertente, dove il visitatore può mettere alla prova le proprie capacità di gestione del denaro attraverso la logica dell’edutainment, anche grazie all’utilizzo di materiali audiovisivi (cartoni animati, docu-fiction, interviste, animazioni teatrali) appositamente creati per soddisfare le curiosità e il bisogno di approfondimento di concetti complessi nel modo più chiaro e comprensibile.
Due sono le parole chiave che contraddistinguono l’evento: sport e diversità, ovvero come la competizione sportiva possa trasformarsi in un valore educativo. Un messaggio destinato principalmente alle nuove generazioni che punta al rispetto delle regole e delle diversità, all’integrazione, all’aggregazione, alla fiducia, alla passione: una sensibilizzazione sui temi della disabilità, grazie anche alla testimonianza di sportivi che hanno riscritto la loro storia di vita trasformando in positivo le avversità.
L’esperienza e il contatto con i Campioni dello Sport Paralimpico hanno permesso ai ragazzi di comprendere, anche grazie alla brillante regia di uno scatenato Andrea Lucchetta, cosa serve veramente per vincere e avere successo.
Il talento da solo non sempre è sufficiente per raggiungere quelle vittorie che vanno oltre una medaglia o un trofeo: sono vere e proprie rinascite.
«Qualunque sia la disciplina che, per passione o per predisposizione, si sceglie, essa rappresenta un valore se oltre a viverla e a praticarla si riesce a raccontarla – ha spiegato Lucchetta, che aggiunge – l’animazione sportiva fatta in palestra, dentro un campo da gioco, in un palazzetto o in un teatro, rappresenta il punto di contatto più rapido e coinvolgente per trasmettere alle nuove generazioni i veri valori che conducono al conseguimento dell’obiettivo e non necessariamente alla vittoria: la determinazione, la passione, il rispetto per la propria vita e per quella degli altri, il senso d’integrazione e solidarietà, la voglia di mettersi in gioco condividendo un sorriso di vita. Parole che devono mantenere un significato profondo, dentro e fuori la competizione sportiva, perché la vera vittoria è raggiungere un obiettivo, non necessariamente vincere».
«Lo sport – ha affermato Tapia – mi ha sempre aiutato a sentirmi più in equilibrio, a essere più forte e autonomo in ogni sfida che mi trovo ad affrontare. Dopo l’incidente che mi ha fatto perdere la vista ho acceso una nuova luce nella mia vita e ho deciso di farlo seguendo la mia passione più grande: lo sport. Ciascuno di noi ha un talento nascosto che spesso tende a rimanere tale: la tenacia. Con la forza di volontà e con l’ottimismo si arriva ovunque anche se si incontrano ostacoli grandi e difficili da superare e non bisogna avere paura di raccontarsi con autenticità».
«Non è mai facile raggiungere i traguardi che ci prefiggiamo – ha raccontato Corso – tramite la mia esperienza personale posso assicurarvi che credere in sé stessi, avere un sogno, rende tutto più facile, anche il raggiungimento di vittorie insperate. Non sentitevi mai diversi: alla fine, se ci pensate, siamo diversi da chi? In realtà da nessuno di reale, solo dell’idea che ci facciamo di ciò che vorremmo essere, ed è solo colpa nostra se ci lasciamo influenzare dal pensiero di “perfezione” che ognuno di noi richiede a sé stesso. Servono coraggio e determinazione. Il resto arriva».
«Il Gruppo Intesa Sanpaolo si impegna da tempo nel promuovere il valore dell’inclusione e della diversità anche attraverso il sostegno, a tutti i livelli, al mondo dello sport, i cui valori sono fondamentali per la crescita e la formazione delle nuove generazioni − commenta Carmelo Romeo, direttore commerciale Retail Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo −. Oggi ci uniamo quindi con grande entusiasmo ai giovani invitati a questo incontro con atleti di fama internazionale, veri e propri campioni di vita e di valori. Un impegno profuso anche per la crescita della cultura economica grazie al Museo del Risparmio, la cui vocazione è diffondere con un approccio innovativo e divertente le competenze finanziarie di base necessarie per la corretta gestione del denaro, oggetto delle attività didattiche interattive svolte stamattina insieme agli studenti genovesi».