Garantire risposte rapide e certe sulla questione dei canoni demaniali minimi, soprattutto per quanto riguarda il settore delle associazioni no profit.
È il contenuto del documento presentato da Regione Liguria, e condiviso ieri da tutte le Regioni in sede di Conferenza, che verrà sottoposto al Governo.
Il coordinatore del Tavolo interregionale sul demanio marittimo e assessore ligure Marco Scajola, ripreso dall’Agenzia Dire in sede di Conferenza delle Regioni, ha spiegato: «In attesa di discutere le diverse problematiche aperte in materia di demanio marittimo, la questione più delicata e che richiede una revisione urgente riguarda il valore del canone demaniale minimo. Nel documento si propone una revisione dell’istituto del canone minimo, che distingua le concessioni per uso pubblico o non lucrativo da quelle che determinano un vantaggio economico per il concessionario».
Solo a queste ultime, sottolinea Scajola «si dovrebbe richiedere un importo congruo, attualmente definito in 3.377,50 euro annui, mentre per le altre si dovrebbe fissare una cifra ‘simbolica’, ben individuata nel 2022 in 500 euro. In questo modo non si creerebbero difficoltà alle casse comunali e, al contempo, si darebbe un aiuto concreto alle tante associazioni no profit che hanno difficoltà a sostenere un costo annuale, decuplicato in soli tre anni».