La gratuità della metropolitana di Genova nelle cosiddette fasce morbide (10-16 e 20-22) e degli impianti verticali sarà estesa anche per tutto il 2023. L’annuncio durante la conferenza stampa di presentazione della nuova presidente di Amt Genova Ilaria Gavuglio. Scelta, ha confermato l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova Matteo Campora, «perché conosce bene l’azienda, essendo stata fino a qualche giorno fa presidente del collegio sindacale ed è nelle condizioni di iniziare a lavorare subito».
La motivazione? La gratuità ha riavvicinato i genovesi al trasporto pubblico dopo due anni drammatici di pandemia in cui il tpl ha subito una riduzione di flussi di passeggeri e una conseguente diminuzione degli introiti.
«Nel corso dell’ultimo anno i passeggeri sono aumentati del 44% rispetto ai passeggeri nelle ore in cui non è necessario pagare il biglietto e del 34% nel resto dell’orario di servizio − dice Gavuglio − in crescita del 44% anche i passeggeri degli impianti verticali, sempre gratuiti. La crescita complessiva degli utenti dei mezzi di trasporto pubblico, bus compresi, è stata del 10% nel corso dell’ultimo anno».
La copertura dei costi è stata perciò garantita dallo stesso aumento di utenti.
Gavuglio ha ricordato che Amt è «un’azienda solida molto più della media delle aziende di trasporto pubblico italiano» pur riconoscendo che sono stati anni difficili. Eppure Amt ha chiuso il bilancio in pareggio e lo farà anche nel 2022 secondo quanto lasciato trapelare dalla stessa Gavuglio.
L’aumento di ricavi da traffico rispetto al 2021 è stimato tra i sette e gli otto milioni. In più dovrebbero esserci a disposizione altri tre milioni annunciati da Campora per l’aumento dei costi dell’energia.
L’azienda e il Comune, sono sempre in attesa di capire se arriverà un aumento delle risorse riconosciute dal governo per i ristori post Covid. «Non ci sarà invece ricapitalizzazione − sostiene Gavuglio − perché si potrebbe fare solo in caso di bilancio chiuso in perdita».
Recuperare gli incassi dalle multe
Allo studio anche un nuovo metodo per aumentare la riscossione delle multe e quindi gli introiti anche da questo aspetto da non sottovalutare, visto che solo il 30% delle sanzioni viene effettivamente riscosso. Nel corso del 2021 ha incassato 1,9 milioni dalle multe. E nel 2022 questa cifra potrebbe salire fino a circa 2,5 milioni. «I due terzi − spiega il direttore generale Stefano Pesci − incassati subito, un terzo dietro ingiunzione». Una delle prime iniziative chieste dal Comune alla nuova presidente di Amt, Ilaria Gavuglio, è proprio di intervenire in questo campo, anche per migliorare le entrate dell’azienda: «Già nel consiglio di amministrazione di gennaio conto di portare un progetto sperimentale che ci consentirà di incrementare la riscossione».
Campora conferma: «Ci sono dei sistemi alternativi e smart di recupero delle sanzioni molto più efficaci di quelli più tradizionali utilizzati dall’azienda e dall’Agenzia delle entrate, con cui si può raddoppiare la cifra di quanto effettivamente riscosso».