Trovato l’accordo sull’ospedale Galliera. Mentre i lavoratori dell’ospedale genovese sono in sciopero e presidio in piazza De Ferrari, nel palazzo della Regione si è tenuto l’incontro tra l’assessore Angelo Gratarola e le organizzazioni sindacali.
L’Agenzia Dire dà notizia dello scorrimento delle graduatorie per tappare i buchi di organico, che per tutto il comparto sanitario superano le cento unità, e nuove risorse per integrare la retribuzione.
«È una bella giornata, la lotta dei lavoratori produce risultati − commenta Luca Infantino, segretario generale Fp Cgil Genova − abbiamo ricevuto garanzie da parte dell’assessore su risorse fresche che arriveranno dal decreto Calabria e consentiranno di riassettare le risorse che mancano sui fondi contrattuali. Questo significa che nell’arco di pochi mesi andremo a restituire la premialità non data ai lavoratori del comparto sanitario del Galliera, per non creare la situazione che si è creata di avere figli di un dio minore all’interno dello stesso comparto ma in ospedali diversi. Gli eroi della sanità vanno rispettati perché dal loro lavoro dipende la buona o cattiva sanità per tutti i cittadini».
Lo sciopero, informa Dire, proseguirà comunque fino alle 20. Il segretario generale della Uil Fpl, Marco Vannucci, ringrazia l’assessore Gratarola: “Per gli impegni che ha assunto sia in termini di scorrimento delle graduatorie che di redistribuzione delle risorse economiche. L’impegno è stato forte e chiaro, vigileremo affinché tutto venga concretizzato, pronti a coinvolgere nuovamente i lavoratori in altre manifestazioni di protesta qualora ve ne fosse bisogno”.
Soddisfatto anche l’assessore. «Un confronto molto chiaro e sereno − dice Gratarola − i problemi all’interno dell’ospedale erano noti e lo sciopero rappresenta il culmine. Il mio impegno è di trovare tutte le strade possibili per rendere il Galliera paritetico rispetto agli altri per quanto riguarda il trattamento del personale. Abbiamo parlato anche di scorrimento di graduatorie, che non sono fatte per leggere un elenco di nomi ma per essere utilizzate in base alle necessità: bisogna riempire i buchi lasciati dai pensionamenti e dai trasferimenti».
«L’emorragia si cura anche facendo tornare il Galliera un posto migliore in cui lavorare − commenta l’assessore − facendo risorgere il brand, frenando così i trasferimenti e magari aumentano la voglia di far venire nuove persone a lavorare».
Gratarola, infine, ricorda che “il consiglio di amministrazione del Galliera, ancor prima di questa mobilitazione, ha deciso di cambiare il management a partire da inizio anno. Tutte queste cose messe insieme mi auguro che servano a stemperare gli animi. L’unico neo che ha questa vicenda è che il Galliera è un ospedale troppo vecchio, mentre in tutto il resto della regione vi è un’opera continua di costruzione e adeguamento, da levante a ponente. Il Galliera non può rimanere fuori da questo rinnovamento complessivo“.