Il Comune di Genova ha approvato il piano di caratterizzazione ambientale per il ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente.
L’ok è arrivato dopo il parere favorevole espresso dalla Conferenza dei servizi e prevede delle prescrizioni relative al monitoraggio ambientale di terreni e acque e all’analisi dei rischi.
Nello specifico il procedimento riguarda una superficie di circa 70.000 mq e la realizzazione del nuovo piazzale industriale (opera B) e del nuovo bacino di carenaggio (opera C).
Le operazioni sul sito produrranno circa 175.000 mc di materiali da scavo, la maggioranza dei quali costituita da sedimenti marini da rimuovere per garantire adeguato pescaggio per il nuovo bacino.
Per portare a compimento il potenziamento e la modernizzazione dello scalo cantieristico di Sestri Ponente, considerata la diversità e la complessità degli interventi da attuare, sono state individuate due fasi di interventi.
L’iter approvato riguarda la fase 2 che prevede a sua volta diverse opere: dragaggio dei fondali marini (A); ampliamento dei piazzali e il tombamento del bacino n° 1 e delle parti dei bacini esistenti n° 2 e 3 non utilizzati per la costruzione del nuovo bacino (B); nuovo bacino di carenaggio di 400 metri di lunghezza e con larghezza 60 metri per 300 metri ed 80 per i primi 100 da inserire tra i due bacini n° 2 e n° 3 (C); lavori di ampliamento del pontile di allestimento esistente posizionato a levante del bacino n° 3 (D); la riduzione della testata del pennello longitudinale dell’area Tankoa per 50 metri (E); riduzione del pontile di levante della Marina di Sestri Ponente per 50 metri (F); riduzione del pontile centrale della Marina di Sestri Ponente per 60 metri (G); riduzione della barriera soffolta prospicente la zona aeroporto (H); riduzione della testata del molo Multedo per 30-40 metri (I).
Per realizzare le opere in progetto, all’interno dell’area dovranno essere effettuate operazioni di scavo dei terreni esistenti oltre alla demolizione delle pavimentazioni industriali e degli elementi strutturali in calcestruzzo che delimitano i bacini di carenaggio attualmente presenti, i quali saranno dismessi per consentire la realizzazione del nuovo bacino, adeguato alla costruzione di navi di ultima generazione.
Tra le prescrizioni indicate all’interno del documento sottoscritto dalla direzione Ambiente del Comune di Genova c’è la programmazione di sondaggi e carotaggi, il campionamento dei materiali di riporto, il monitoraggio e analisi delle acque sotterranee.