Il 2020 è stato già definito da molti osservatori annus horribilis, un anno in cui all’improvviso le abitudini di tutti sono state sovvertite, rovesciando le prospettive, ridisegnando il concetto di rischio. I cambiamenti epocali sul vivere quotidiano sono risultati particolarmente amplificati nella sfera del tempo libero e della partecipazione culturale, visto il legame quasi simbiotico tra questa sfera e quella delle relazioni sociali. Lo mostra l’Istat con l’aggiormento delle statistiche sul tempo libero e la partecipazione culturale degli italiani aggiornata all’anno del Covid.
Molte sono state le iniziative messe in atto dal settore produttivo culturale e ricreativo (Spcc) per reagire a quanto stava accadendo, ma il contraccolpo che si è determinato è stato fortissimo e si è riflesso sulla maggior parte degli aspetti riguardanti la partecipazione culturale e le attività del tempo libero.
Il settore che ha subito un grave contraccolpo è quello degli spettacoli dal vivo, tuttavia in Liguria, fortunatamente, il pubblico è stato comunque vicino alle realtà del settore a giudicare da questa tabella, in cui, rispetto al 2019, c’è meno disparità rispetto alle altre regioni per quanto riguarda la partecipazione.
Qualche altro aspetto positivo è che a livello nazionale la lettura di libri ha invertito per la prima volta il trend negativo degli ultimi otto anni e si attesta al 41,4 per cento di lettori (+1,4 punti percentuali rispetto al 2019), con una Liguria che risulta sopra la media nazionale con il 47% inserendosi nella fascia percentuale 45,4-47,1% di persone che hanno letto almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali nell’anno precedente. Identico al 2019 e con un 2021 che cala a 46,7%.
Per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi la Liguria è una delle regioni in cui l’ebook viene preferito: tra l’11 e il 12,3% hanno letto ebook nel 2020.
Un trend analogo fa registrare la televisione che conta ad aprile 2020, nel periodo del lockdown della prima ondata, più del 92 per cento di spettatori in un giorno medio tra la popolazione adulta, con quote superiori al 95 per cento tra la popolazione ultra 64enne. Una televisione che diventa sostegno e informazione costante rispetto a quello che accade e che muta i suoi palinsesti e l’organizzazione delle sue trasmissioni in ragione di quello che succede.
In Liguria cresce l’utilizzo nel confronto tra 2019 e 2020.
Nuove modalità di partecipazione culturale hanno avuto certamente un forte exploit nel 2020, anno che con molte restrizioni e divieti nella possibilità di svolgere le “tradizionali” attività di loisir ha creato le condizioni per la diffusione di nuove modalità di consumo via web e ha dato impulso a forme di fruizione digitale già esistenti, ma non ancora capillarmente diffuse. Alcuni analisti hanno paventato il rischio di un dilatarsi più che di un restringersi del digital divide tra gruppi di popolazione diversamente alfabetizzati al digitale e che anche durante la pandemia sono rimasti tagliati fuori dalle nuove tendenze: tutto ciò può mettere in crisi un modello partecipativo e democratico di partecipazione culturale che nel recente passato era stato considerato come l’obiettivo a cui tendere.
Bisogna comunque fare i conti con la realtà delle cose ed è ormai opinione diffusa che anche nel post-pandemia (quando questo si spera arriverà) rimarranno presenti delle forme miste di fruizione che coniugheranno insieme la classica fiera in presenza e iniziative online, secondo mix nuovi tutti da inventare.
La riflessione può aiutare a capire cosa è accaduto negli ultimi anni, non solo quindi nel periodo pandemico 2020-2021, e deve guidare − scrive l’Istat − per ripensare i paradigmi alla base di quella che definiamo partecipazione culturale. Sperimentare una visita virtuale a un museo in cui una guida ci accompagna seppur virtualmente a esplorare i segreti di un’opera d’arte è davvero un’esperienza del tutto diversa da quella vissuta recandosi fisicamente allo stesso museo? Non può, invece, essere considerata una esperienza comunque culturalmente valida perché stimola conoscenza e interesse?