Un costante aumento delle chiamate al numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza sulle donne e lo stalking in Liguria. Dal 2018 l’Istat fornisce le informazioni ogni trimestre e sul totale annuo si capisce a vista d’occhio come la pandemia abbia fatto emergere situazioni difficili o comunque far trovare il coraggio di lanciare una richiesta di aiuto: erano state 527 le chiamate dalla Liguria nel 2018, 493 nel 2019, 612 nel 2020 e 636 nel 2021. Nel primo trimestre 2022 167 le chiamate, in linea con i dati dell’anno scorso (nel 2018 e 2019 si erano fermate a 149 e 126).
La statistica riguarda non solo il numero di utenti, ma anche le vittime (chi chiama può essere anche un parente, qualcuno che chiede soltanto informazioni eccetera): 234 nel 2018, 189 nel 2019, 322 nel 2020 e 319 nel 2021. 67 le chiamate nel primo trimestre 2022 (erano state 92 nel 2021).
Negli anni della pandemia sono aumentati anche i primi contatti: nel 2018 erano state 420 le prime telefonate, 366 nel 2019, 502 nel 2020 e 539 nel 2021. Nel primo trimestre 2022 sono state 132 le prime chiamate.
Secondo l’Istat la diminuzione delle chiamate da parte delle vittime può essere in parte legata al periodo contingente in analisi: il primo trimestre 2021 risentiva fortemente delle caratteristiche della prima fase della pandemia, caratterizzata da lockdown generali e locali. La diminuzione sensibile delle chiamate da parte delle vittime è iniziata in modo consistente già nei trimestri precedenti del 2021.
La Liguria è in linea con la media nazionale che vede il confronto tra primo trimestre 2022 e quarto trimestre 2021 in calo per chiamate e vittime: rispettivamente 197 a fine 2021 e 167 a inizio 2022 e 78 a fine 2021 e 67 a inizio 2022.
Il quarto trimestre è comunque particolarmente influenzato dalla giornata della “Violenza contro le donne” del 25 novembre, che come ogni anno fa registrare dei picchi nei contatti con il 1522, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione in corrispondenza di tale evento.
In generale (statistiche nazionali) le vittime che hanno contattato il 1522 hanno segnalato di avere subito più tipologie di violenze nel 68,9% dei casi (in particolare, 2 nel 21,7% e 3 o più forme di violenza nel 47,2% di casi; valore in lieve aumento rispetto al precedente trimestre). I dati relativi al primo trimestre 2022 confermano che quanto analizzato nei precedenti trimestri, ovvero che quando le vittime contattano il 1522, più di frequente segnalano la violenza fisica come la violenza principale che subiscono, ma considerando tutte le forme di violenza subite, quella psicologica è la più frequente.
Sempre a livello nazionale nel primo trimestre 2022, oltre il 61,4% delle vittime dichiara che le violenze vengono subite da anni, dato in aumento sia rispetto al trimestre precedente (56,7%) sia al rispettivo trimestre del 2021 (53,7%). A partire dal III trimestre 2020 sono aumentate le richieste di aiuto di vittime che hanno subito pochi o uno episodio di violenza (13,3%, contro il 6% dei trimestri precedenti). Il dato è poi leggermente diminuito dal 2021 per attestarsi al 10.5% del I trimestre 2022.
Il marito/moglie o il convivente sono le vittime principali per tipo di rapporto con l’autore della violenza, ma negli ultimi tempi, proprio in relazione agli anni del Covid, sono aumentati anche i casi di figli.
Il servizio 1522 continua a svolgere una funzione di snodo a livello territoriale tra i servizi a supporto di coloro che vi si rivolgono: in aumento la percentuale delle vittime che nel primo trimestre 2022 è stata indirizzata verso un servizio territoriale (74,6%) e di queste il 93,8% è stata inviata ad un Centro antiviolenza.