L’ex area ferroviaria di Sarzana verso il rinnovamento: si tratta di oltre 50mila metri quadrati di territorio, già incluso e parzialmente trasformato dal Piano Botta del 2009 ormai ampiamente superato, sui quali Stefano Boeri Architetti insieme a Massimo Giuliani – su incarico dell’amministrazione Ponzanelli che proprio sulla rigenerazione urbana dell’area ha vinto un bando regionale – ha predisposto un piano di rigenerazione. L’obiettivo è quello di riconnetterlo con il tessuto urbano, trasformandolo in nuovo polo di centralità collettiva.
Oggi il nuovo piano di rigenerazione urbana delle cosiddette aree ferroviarie è stato presentato dal sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli e dall’architetto Stefano Boeri in video-collegamento dal suo studio.
Partendo dall’analisi di contesto, il piano sottolinea la centralità dell’ambito di intervento che nella parte sud vede la forte presenza dell’asse ferroviario come cesura urbana mentre sul fronte est l’elemento di maggior interesse è un edificio storico parallelo ai binari, originariamente ad uso della stazione ed oggi sottoutilizzato; intorno si concentrano una serie di altri edifici pubblici, come la scuola XXI Luglio, l’ex Ospedale San Bartolomeo e Villa Ollandini che, nelle ipotesi di piano, potrebbero diventare volano di una rigenerazione diffusa del centro di Sarzana.
L’architetto Boeri ha spiegato: «Partendo da un contesto esistente da valorizzare, il progetto si pone come obiettivi primari la rigenerazione dell’area, con la riattivazione dell’ex mercato come nuova centralità e piazza urbana, insieme all’insediamento di nuove funzioni pubbliche – tra cui il nuovo palazzetto per l’hockey – e al potenziamento della mobilità lenta».
A questo proposito, il piano prevede un nuovo polo di interscambio della mobilità sostenibile, con l’aggiunta di una stazione di bike sharing e car sharing a sistema con la stazione ferroviaria e degli autobus. Lo scenario di progetto prevede come primo passaggio la delocalizzazione delle funzioni legate allo sport, elemento identitario della città, in quanto la struttura attualmente adibita a “palazzetto” per l’hockey su pista a oggi è limitata nella capienza e nelle dimensioni del campo da gioco. Una seconda fase prevede la riattivazione degli edifici pubblici esistenti, reinsediando il mercato comunale nell’edificio storico e riconvertendo lo scalo abbandonato in terminal degli autobus, snodo urbano centrale per gli studenti della città e dei comuni limitrofi; l’edificio pubblico nella zona est, infine, viene recuperato per essere aperto alla comunità: al suo interno, infatti, possono essere ospitate attività pubbliche e di aggregazione, come spazi per il coworking o per nuove associazioni locali.
Per quanto riguarda lo spazio pubblico, due nuove piazze urbane – per un totale di oltre 3.500 mq – vengono riqualificate dall’intervento, in corrispondenza del nuovo palazzetto e del mercato. Inoltre vengono previsti 8.000 mq di nuove aree verdi, ricavate grazie a un importante intervento di depavimentazione dell’area, ad oggi fortemente contraddistinta da un suolo artificiale e per il 90% impermeabile. Questo rilevante incremento del verde urbano rappresenta un elemento fondamentale per definire il carattere del nuovo piano: le aree verdi, infatti, occupano il 25% dell’area totale dell’intervento, creando importanti fasce di filtro lungo la linea ferroviaria, oltre a spazi pubblici più vivibili.
Un altro punto centrale del nuovo piano è definito dalla mobilità, anche attraverso la riqualificazione dei parcheggi con superfici drenanti. Infine, nel piano, un’attenzione particolare viene posta alla questione energetica, per quale gli edifici riqualificati giocano un ruolo fondamentale come collettori di energia rinnovabile: l’intervento prevede l’innesto di 2000 mq di superficie fotovoltaica in copertura – pari a circa 200 kwp di produzione energetica potenziale – incrementando l’apporto di energia pulita nell’area, che si pone così, come nuova e imprescindibile centralità di Sarzana.