La Borsa di Milano chiude in rialzo, con l’indice Ftse Mib in aumento dello 0,57% a 24.862 punti, +0,56% l’All Share. In leggero segno più anche i mercati azionari del Vecchio continente: Londra ha chiuso in aumento dello 0,4%, con Francoforte in crescita dello 0,6% e Parigi dello 0,7%.
A influire sulla chiusura dei mercati la prudenza della Bce sui tassi d’interesse, il cui programma non sembra subire per ora accelerazioni alla luce dell’inflazione record. Anche se dal meeting della Banca centrale europea non sono arrivate grandi sorprese – con l’attesa conferma dei tassi invariati – dalle sale operative in molti fanno notare come l’atteggiamento di Christine Lagarde sia stato forse più accomodante del previsto, inclusa la conferma del possibile termine del programma di acquisto titoli nel terzo trimestre.
A Piazza Affari spicca Leonardo (+2,1%), a testimonianza del buon momento del comparto della difesa sulle prospettive di un rialzo dei budget da parte dei Paesi europei, e Campari che rimbalza a +2,5%. Giù Tim (-2,3%), nel giorno dell’accordo con Ardian per la cessione della quota di Inwit, con un incasso di 1,3 miliardi. Male anche i tecnologici con St (-1,5%) in scia al Nasdaq
Il petrolio: i future del Wti scadenza maggio sono in discesa dell’1,1% a 103,2 dollari al barile, quelli del Brent di giugno scambiano a 107,9 dollari (-0,8%).
I cambi: l’euro scambia a 1,07939. La divisa unica passa di mano a 136,06 yen (da 136,26), con il dollaro/yen a 125,95.
Lo spread Btp/Bund è indicato a 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano che sale al 2,5%.