Hanno terminato la giornata in territorio positivo le Borse europee, ma la flessione di Wall Street, l’attesa per domani delle decisioni della Fed e la tensione tra Russia e Ucraina hanno disorientato gli investitori, spingendo ora le vendite e ora gli acquisti. Alla fine il Ftse Londra segna +1,02%, il Cac 40 di Parigi +0,74%, il Dax 40 di Francoforte +0,75%, l’Ibex 35 di Madrid +0,89%, il Ftse Mib di Milano +0,22%.
Lo spread Btp/Bund si attesta sui 140 punti (-0,77%).
A Piazza Affari il rialzo del greggio (+1,9% il Wti marzo a 84,89 dollari al barile, +1,75% il Brent di pari scadenza a 87,8 dollari) ha spinto i petroliferi, con Tenaris (+4,62%), Saipem (+3,5%) ed Eni (+3,22%) in testa al Mib. In calo i titoli del risparmio gestito e le auto, mentre la peggiore è stata Leonardo (-5,69%) in seguito a indiscrezioni sul contratto Eurofighter con il Kuwait, dove due alti ufficiali sarebbero sotto accusa per presunta corruzione. La società ha fatto sapere che il programma procede in linea con il contratto e che Leonardo non è oggetto di una indagine giudiziaria in relazione al programma Kuwait’.
Sul mercato valutario l’euro si indebolisce e passa di mano di mano a 1,128 dollari (1,13 in avvio 1,131 ieri in chiusura) e vale anche 128,488 yen (128,7 in avvio e 128,84 ieri), mentre il dollaro passa di mano a 113,888 yen.