Via libera dal consiglio regionale della Liguria a un ordine del giorno che impegna la giunta ad attivarsi presso il governo e i soggetti competenti per arrivare all’abolizione della fattispecie contrattuale Co.Co.Co. per la professione giornalistica e per chiedere che si concludano al più presto i lavori al tavolo istituito sul tema dell’equo compenso dei collaboratori.
L’odg è stato presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto all’unanimità da tutti i gruppi.
Nel documento si ricorda che, secondo la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, nel mondo dell’informazione circa 3 giornalisti su 4 hanno contratti di lavoro precario. Cioè inquadrati come Co.Co.Co. o partita Iva sia nelle piccole testate e che nei grandi gruppi editoriali.
Oggi in piazza de Ferrari a Genova anche un presidio organizzato dall’Associazione Ligure Giornalisti. «L’informazione nel nostro Paese deve essere libera per formare sempre di più un’opinione pubblica consapevole – ha commentato il governatore ligure, Giovanni Toti – Il mio appoggio va i giornalisti genovesi scesi oggi in piazza per combattere il precariato e per evitare lo sfruttamento del settore. Il lavoro giornalistico va tutelato e ora più che mai chi produce informazione deve vedere riconosciuti i propri diritti. In questi mesi di lotta alla pandemia la categoria ha lavorato duramente per produrre un’informazione sempre chiara e puntuale, diventando un punto di riferimento prezioso per tutti i cittadini, anche nella lotta alle fake news. Porterò il tema del precariato dei giornalisti in Conferenza delle Regioni dopo un confronto che auspico di avere presto con il sindacato».