Sei azioni per rendere l’ospedale di Lavagna il punto di riferimento del Tigullio per quanto riguarda l’emergenza-urgenza e l’alta intensità di cura.
I lavori inizieranno a gennaio 2023 e si concluderanno entro il 2026. Un investimento importante che vede in sinergia il pubblico (Regione, Asl 4) e il privato (il Comitato Assistenza Malati Tigullio onlus).
Un investimento da 9,3 milioni di euro divisi in questo modo: 6 milioni dalla legge 67/1988 (in parte anche dal Pnrr), 1,5 milioni da anticipazioni di bilancio di Asl 4 e 2,5 in rate da 500 mila dal Comitato.
Si comincia, spiega il direttore generale dell’Asl 4 Paolo Petralia, con l’ampliamento e la ristrutturazione del triage e del pronto soccorso: «Vale 2,5 milioni e inizia a gennaio 2023 per concludersi, speriamo nella primavera 2024». Al termine di questo inizieranno i lavori per la messa in funzione della quinta sala operatoria e delle attività collegate. Un investimento di un milione. Fine lavori prevista per l’autunno 2024.
«Nel frattempo sviluppiamo un’azione parallela – puntualizza Petralia – la sopraelevazione del cosiddetto corpo tondo: realizzeremo una piastra endoscopica centralizzata del valore di 1,5 milioni. Partenza lavori a marzo 2023 e conclusa in un paio d’anni». Di seguito ci sarà la costruzione della piazzola di atterraggio per l’elicottero, con la previsione di attrezzature anche per il volo notturno. 1,2 milioni il costo e inizio lavori previsto nella primavera del 2025 e conclusione entro l’anno.
Il quinto intervento è il completamento del corpo Nord con un nuovo reparto di degenza da 28 posti letto «per garantire numero posti letto vicino al centinaio che Asl 4 necessita per le cure ad alta intensità» ribadisce Petralia. Il costo è di 2,5 milioni. Inizio lavori a marzo 2025 con termine a inizio 2026.
Ultimo passaggio sarà la riprogettazione delle aree esterne con nuove aree parcheggi e di accoglienza. La spesa prevista è di 600 mila euro: inizio lavori a marzo 2025 e conclusione entro il 2026.
«Il bello è che tutte queste risorse sono già certe», afferma Petralia, anche se il presidente del Comitato Giancarlo Mordini rivela che al momento solo i primi 500 mila euro sono effettivamente nelle mani dell’associazione: «Faremo come abbiamo sempre fatto, i salti mortali, per raggiungere la cifra prefissata – dice – da Genova alla Spezia non c’è un ospedale importante per l’emergenza urgenza, io lo chiamerei ospedale Genova Est per stimolare la collaborazione tra strutture sanitarie, che oggi non c’è».
«L’associazione dei pazienti è stata il motore dell’azione – riconosce il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – e quello dell’ospedale di Lavagna è il primo di una serie di interventi che riguarderanno la sanità nei prossimi anni, al di là delle questioni legate al Covid».