L’Iit sta avviando un nuovo centro di ricerca chiamato iSpace, legato alla cosiddetta space economy.
È quanto ha raccontato il direttore Remo Proietti allo “Space economy day” evento promosso da Comune di Genova, Associazione Genova Smart City, in collaborazione con Regione Liguria, Liguria Digitale e organizzato da Ameri Communications.
«Quante aziende liguri sono riconosciute come Space companies dall’Italian Space Agency? Cinque. In Piemonte sono 397» spiega Proietti, che però sottolinea quanto margine di miglioramento possa esserci e soprattutto quali sono i settori in cui la Liguria e le sue aziende possono dire la propria.
«Il percorso è iniziato sei anni fa, con l’European Space Agency prima e l’Agenzia spaziale italiana dopo. Porteremo alcuni settori, su cui già facciamo ricerca, fuori dalla terra».
Proietti elenca quali sono i settori legati alla space economy: comunicazioni satellitari, robotica, recupero di detriti, nano medicina, fabbrica di componenti legati allo spazio, osservazione della terra, estrazione di materiali da pianeti e asteroidi, ricerca spaziale. «La Liguria ha tante aziende che possono dire la loro: «Sullo space manufactoring, per esempio, ma occorre inserirsi in partenariati per essere competitivi in ambito europeo. La stampa 3D di materiali validabili per lo spazio che possono essere creati direttamente lontano dalla terra è da considerare e per questo stiamo parlando con un’azienda interna al Siit, il Distretto tecnologico ligure sui sistemi intelligenti integrati».
Un’azienda come l’ex Ilva rappresenta invece una potenziale fonte per lo sviluppo di leghe metalliche in assenza di gravità, essendo che questa condizione le rende molto più pulite, fa notare Proietti.
L’esempio di un programma creato dall’Esa applicato alla costruzione di uno yacht è un altro elemento che può dare prospettiva alle aziende liguri, così come l’osservazione della terra, non solo in ambito di protezione del territorio, ma anche sull’analisi delle correnti marine: «Si può comunicare ai cargo la rotta da seguire per risparmiare carburante, per esempio».
Proietti ribadisce che iSpace sarà un’entità aperta: «Non vogliamo essere in competizione con nessuno, ma collaborare con istituzioni e aziende».