Controllo “unmanned”, interoperabilità e versatilità di impiego sono parole chiave di questa edizione di Seafuture, la business convention sulle tecnologie marittime e dual use, realizzata dal 28 settembre all’1 ottobre all’interno della Base Navale della Spezia, dove 220 imprese provenienti da tutto il mondo presentano le loro tecnologie più aggiornate a 54 delegazioni di Paesi esteri di cui 47 delegazioni di Marine Militari e 15 capi di Stato Maggiore.
Significativo di questa tendenza è lo stand di Leonardo. Il colosso italiano della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza presenta nel proprio stand, suddiviso quest’anno in due aree espositive – Air e Water (quest’ultima a sua volta divisa in superficie e subacquea), sistemi in grado di accompagnare l’evoluzione delle operazioni sempre più multi-dominio, grazie anche allo sviluppo di nuove tecnologie come intelligenza artificiale, automazione, elaborazione di dati e gestione delle informazioni. Leonardo realizza piattaforme – manned, unmanned ed optionally manned-,sistemi di comando e controllo, comunicazione per la componente di superficie, subacquea, aerea, ad ala fissa e ad ala rotante, per quella “terrestre-anfibia” e naturalmente per quella spaziale e cyber, assicurando la resilienza cyber by design del sistema di sistemi e dei singoli sistemi.
In particolare, alla Spezia Leonardo espone un mock-up in scala reale del drone ad ala rotante Awhero (nella foto di apertura) equipaggiato con il radar Gabbiano UL, entrambi tra i protagonisti del primo progetto di ricerca europeo per la sorveglianza marittima Ocean2020, di cui Leonardo è capofila. Il sistema a pilotaggio remoto, in grado di operare dal ponte di una nave, è capace di svolgere missioni terrestri e navali, diurne e notturne a basso costo/bassa manutenzione ed è l’unico Ruas (Rotary unmanned air system) della sua classe progettato con gli stessi standard di sicurezza applicati agli elicotteri. Assieme al drone, un modello in scala del velivolo C-27J, nella versione da pattugliamento marittimo MPA/ASW, e la consolle del sistema di missione Atos che, integrando diverse suite di sensori Leonardo, garantisce l’interoperabilità tra sistemi manned e unmanned per un’efficace sorveglianza sul mare.

In mostra anche il sistema di allarme all’infrarosso di nuova generazione MAIR (Multiple Aperture InfraRed), che Leonardo ha realizzato per la protezione di velivoli ad ala fissa e rotante e il nuovo sistema acustico Ulisses (Ultra-LIght SonicS Enhanced System) adatto, per compattezza e leggerezza, a ogni tipo di piattaforma. Il sistema è capace di operare senza interruzioni alla massima risoluzione, utilizzando le fonti di informazioni acustiche per fornire dati precisi relativi a potenziali unità sottomarine.