Avvio negativo in Europa, dopo che la Federal reserve ha fatto capire di essere pronta a breve a ridurre il programma di acquisto di titoli, il temuto “tapering”. A Milano il primo indice Ftse Mib segna un calo dell’1,21%, che si sta inasprendo dopo le prime contrattazioni (-1,5%). Nel resto del continente, Londra ha aperto la seduta giù dell’1,7%, seguita da Parigi in ribasso dell’1,6%. Pesante anche Francoforte che cede l’1,4%.
Chiudono in ribasso anche i mercati asiatici: Tokyo lascia sul terreno oltre un punto percentuale (il Nikkei chiude a -1,1%).
A Piazza Affari in rosso quasi tutti i titoli, a partire da Moncler (-3,22%), St Microelectronics, Exor, Eni e Tenaris, tutte in ribasso di due punti percentuali.
Il petrolio: il Wti consegna settembre segna al New York Mercantile Exchange un calo dell’1,4% a 64,53 dollari al barile dopo aver toccato i minimi intraday a 64,24 dollari toccando così il livello più basso dal 24 maggio: è il calo per il sesto giorno consecutivo. Il Brent con regolamento a ottobre segna un -1,1% a 67,47 dollari al barile sul mercato Ice Futures Europe.
Per quello che riguarda i cambi, euro più debole nei confronti del dollaro nei primi scambi sui mercati europei a 1,1671 dollari. Al momento l’euro passa di mano a 128,46 yen.
La possibilità lasciata aperta dalla Fed pesa anche sulle quotazioni dell’oro con consegna immediata, che sui mercati asiatici arretra dello 0,5% a 1778,68 dollari l’oncia.
Apre in cauto rialzo lo spread Btp/Bund, che questa mattina segna 104 punti base. Il rendimento del Btp è allo 0,56%.