Dopo la decisione di sospendere il fermo dell’autotrasporto in Liguria, inizialmente programmato tra oggi, martedì 15 giugno, e sabato 19 giugno, si è svolto nella mattinata di ieri l’incontro tra tutte le sigle dell’autotrasporto merci (Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Legacooperative, Trasportounito) e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore del Comune di Genova alla Mobilità Matteo Campora.
Un incontro che è servito a definire una piattaforma unitaria, di richieste condivise con le istituzioni liguri, da sottoporre all’attenzione della viceministro ai Trasporti Teresa Bellanova nell’incontro in programma giovedì 24 giugno. A cominciare dalla necessità di tenere insieme le istanze della sicurezza, con quelle della gradualità dei lavori.
«Abbiamo davanti cinque anni di lavori sulle tratte autostradali liguri – ha sottolineato Toti – per questo nel documento che verrà redatto e portato alla ministra chiediamo di tenere conto delle condizioni che in questo momento l’autotrasporto sta affrontando, fino a che non si ritornerà a essere competitivi e non verranno realizzate, sia le opere di manutenzione, sia quelle infrastrutturali».
Un periodo non facile è stato ribadito nel corso della riunione dai rappresentanti di tutte le sigle dell’autotrasporto e dal presidente di Regione, di fronte al quale il ministero deve dare risposte che dovranno tenere conto della particolare situazione della Liguria. Tra le richieste emerse: gli opportuni ristori non tassabili alle imprese di autotrasporto operanti sul territorio ligure, in continuità con quanto stanziato dal decreto Genova, in considerazione degli enormi disagi patiti; un programma trasparente di tempistiche dei lavori da parte di Società Autostrade; il coinvolgimento dell’autotrasporto nella cabina di regia per individuare al meglio gli interventi in grado di mitigare l’impatto delle opere.
«In attesa di portare il sistema all’efficienza e di arrivare a un punto di equilibrio tra l’adeguamento infrastrutturale, normativo, e dei lavori pubblici – ha sottolineato Toti – è fondamentale stabilire il livello di sostegno alle imprese per farle sopravvivere. Come Regione Liguria ho scritto proprio venerdì al ministro delle Infrastrutture Giovannini affinché dia il via libera al progetto esecutivo della Gronda, un’opera fondamentale per alleggerire la circolazione autostradale sul Nodo di Genova. Lo incontreremo nei prossimi giorni e mi aspetto da lui risposte concrete in proposito. Le condizioni per dare una sterzata ci sono, è evidente che la Liguria ha patito e sta patendo più di altre regioni perché vale da sola il 50% delle merci italiane e perché rappresenta il primo sistema portuale d’Italia e il disagio di percorrenza da noi impatta sul Pil nazionale».