«Da molti mesi propugno un centrodestra più unito possibile, ero uno dei sostenitori del partito repubblicano italiano in cui fondersi tutti insieme. Se la federazione di cui parla Matteo Salvini è un passo in quella direzione, credo che abbia finalmente colto alcuni degli spunti che do agli amici del centrodestra da sempre». Lo ha detto, secondo quanto riporta l’Agenzia Dire, il presidente della Regione Liguria e co-fondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, a “Studio 24” su Rai News24, commentando l’idea di una federazione di centrodestra rilanciata nelle ultime ore da Matteo Salvini.
«Una federazione oggi, di fatto, esiste già – ha spiegato Toti – martedì scorso siamo stati chiusi tutti insieme molte ore in una stanza a parlare dei candidati delle grandi città, e alla fine lo stesso Salvini che sta esercitando il ruolo di capo-coalizione ha ribadito che decideremo insieme e non ci saranno strappi. Un pezzo di strada è già stato percorso». Per Toti, però, precisa l’Agenzia Dire, è necessario chiarirsi sulla destinazione di questo percorso. «Se si tratta di formalizzarlo in un patto parlamentare è un passo in avanti che vedo favorevolmente ed è più facile farlo tra forze coerenti che oggi votano il governo Draghi. Se, invece, si tratta di un primo passo verso qualcosa di più come andare verso un partito unico del centrodestra e pensare se presentarsi con un marchio unico alle elezioni del 2023, bisognerà lavorarci un po‘»
Il governatore ligure sottolinea che «il centrodestra ha un’antica consuetudine di coalizione, ma altra cosa è avviare un percorso politico, un “predellino due”, un’aggregazione funzionale dei partiti: quella di Salvini è una suggestione che sposo con grande favore, ma su cui occorre lavorare, non basta mettere insieme i gruppi parlamentari. Se si tratta di un percorso reale verso una nuova formazione politica federale e regionalistica, verso il ritorno al bipartitismo, l’obiettivo è ambizioso e strategico: mi piacerebbe che Salvini intraprendesse questo percorso, ma occorre mettersi attorno a un tavolo e ragionare di molte cose».
Quanto a Forza Italia, la polemica tra Toti e il suo ex partito è aspra. Due giorni fa sul Giorno, il governatore ligure ha accusato Berlusconi di avere affossato il partito, ricordando che gli azzurri alle politiche del 2001 avevano sfiorato il 30% e oggi viaggiano sul 6%. All’accusa risponde una nota dei Seniores di FI in cui si legge: «L’ultimo l’attacco da parte di Toti al Presidente Berlusconi, fatto con il palese tentativo di screditare Forza Italia, oltre ad essere meschino e irriguardoso, certifica la debolezza e il fallimento di tutta l’operazione (la costituzione di Coraggio Italia, ndr). Silvio Berlusconi, se ha una colpa è quella, da vero democratico, di aver dato a suo tempo fiducia e sostegno a tali persone , consentendo loro di ottenere visibilità e consensi, e che ora, irriconoscenti , tentano maldestre operazioni di palazzo destinate a spegnersi nel nulla».
«Coraggio Italia – ha detto Toti a Studio 24 secondo l’Agenzia Dire – non punta allo svuotamento di Forza Italia, anche perché non sarebbe un grande obiettivo: Forza Italia si sta svuotando da sola. A svuotare Forza Italia ci pensano gli elettori che non la scelgono più, tornata elettorale dopo tornate elettorale. Il problema è mettersi intorno a un tavolo anche con gli amici di Forza Italia per capire come quella cultura politica, che per oltre 20 anni è stata rappresentata dal berlusconismo, sopravviverà a se stessa e si confronterà con la cultura politica della Lega e di Fratelli d’Italia. Se qualche parlamentare o consigliere regionale se ne va da quel partito per cercare altrove la propria strada, mi chiedo perché in Forza Italia non ci si interroghi sul motivo invece di accusarlo di andarsene».