Si celebra il 5 giugno la Giornata dedicata alle Oasi WWF: in occasione di questa ricorrenza sono stati rilasciati oggi 15 giovani individui di testuggine palustre Emys orbicularis ingauna presso alcuni siti di Interesse Comunitario della Piana di Albenga, tra cui l’Oasi WWF “Valloni” (anche Zona Speciale di Conservazione ). Gli esemplari, di 2 e 3 anni di età, hanno una marcatura di identificazione e un microchip.
La testuggine palustre Emys orbicularis ingauna è originaria del territorio ingauno, ma ritenuta virtualmente estinta fino agli anni 90 a causa delle fortissime alterazioni subìte dal suo habitat naturale a partire dagli anni 60.
Al progetto Emys – avviato nel 2001 – collaborano diversi enti e istituzioni. Si è costituita infatti l’Associazione Emys Liguria, una ong senza scopo di lucro a cui dal 2017 è stata affidata ufficialmente dalla Provincia di Savona la gestione operativa del Centro Emys e l’organizzazione della fruizione didattica del centro, visitato principalmente da numerosi gruppi scolastici. L’associazione si affianca quindi agli altri enti che tradizionalmente sostengono il Progetto Emys e partecipano al Comitato Tecnico per la protezione della testuggine palustre (Provincia di Savona, Pro Natura Genova, WWF Savona, Università di Genova, Carabinieri Forestali, Fondazione Acquario di Genova e Costa Edutainment spa) nel mantenimento e nella riproduzione delle testuggini ospitate presso il Centro, nell’organizzazione delle attività di ripopolamento, nel monitoraggio dei nuclei di testuggini palustri rilasciati in natura e nella conservazione degli habitat naturali.
Al Centro Emys di Leca di Albenga si concentrano le attività di riproduzione e allevamento degli esemplari destinati agli interventi di ripopolamento in natura.
Il Centro in questi anni ha raddoppiato la sua area: sono state realizzate tre nuove vasche, per ospitare gli esemplari di testuggine palustre destinati al rilascio nei siti recuperati, ed è stato creato un nuovo spazio didattico per accogliere gli studenti che giungono ogni anno al Centro.
Attualmente il Centro ospita circa 100 esemplari tra femmine e maschi adulti, sub adulti e giovani. Le uova, deposte nei mesi di giugno e luglio, vengono incubate al centro in condizioni analoghe a quelle naturali.
I piccoli, come tanti altri in passato, trascorrono i primi anni di vita all’Acquario di Genova, in un ambiente a loro dedicato. Il personale dell’Acquario di Genova ne segue l’accrescimento ed effettua tutti i monitoraggi veterinari pre-liberazione. Trascorsi circa due anni di vita, tornano al Centro per un periodo di acclimatamento, al termine del quale vengono rilasciati in natura.
Il buon successo del programma di riproduzione permette di rilasciare in natura, stagione dopo stagione, un numero sempre maggiore di esemplari; questi interventi, affiancati da attività di conservazione degli habitat naturali, hanno consentito di scongiurare il pericolo di estinzione di questa specie, simbolo della biodiversità della Regione Liguria.
Il Progetto Emys per la conservazione della testuggine palustre europea, Emys orbicularis inguana, formalizzato nel 2001 e promosso da molti partner, è confluito successivamente nel progetto europeo Lifeemys (cofinanziato all’interno del programma LIFE+) che ha coinvolto l’Acquario di Genova, ente capofila, Arpal, Università di Genova (DISTAV), Ente Parco di Montemarcello-Magra e Giardino Zoologico di Pistoia, con il supporto della Provincia di Savona e della Regione Liguria.
Durante i tre anni (2013-2016) di Lifeemys sono state rilasciate in natura circa 200 Emys nate presso il Centro e allevate nelle strutture dell’Acquario di Genova. La conservazione, riproduzione e ripopolamento delle Emys proseguono attraverso diverse azioni: mantenere operativo il sistema di controllo ambientale nelle aree di intervento, attraverso il monitoraggio degli indicatori ambientali e dei nuclei ripopolati; mantenere operativi gli stabulari per la riproduzione ex situ di Emys orbicularis ingauna (Centro Emys e Acquario di Genova); proseguire l’attività di ripopolamento; proseguire l’attività di educazione e sensibilizzazione del pubblico sul tema delle specie invasive e la tutela degli ambienti umidi mediterranei, utilizzando anche i percorsi espositivi del dell’Acquario di Genova; mettere in sicurezza e sotto tutela i siti di ripopolamento; coinvolgere gli enti locali pubblici e privati nella creazione di una rete di siti recuperati a tutela di Emys orbicularis ingauna, in modo da ampliare l’areale di distribuzione della popolazione ingauna.