Si riduce la perdita e cresce l’attività commerciale. È quanto emerge dai risultati consolidati al 31 marzo 2021 di Banca Carige approvati dal cda.
Il risultato netto di periodo riferito al primo trimestre 2021 (-39,7 milioni) si confronta con la perdita di 55,1 milioni registrata nei mesi di febbraio e marzo 2020. «La riduzione della stessa – si legge in una nota della banca – nell’ordine del 30%, conferma la progressiva ripresa di un governo orientato alla sana e prudente gestione focalizzato sul rilancio commerciale». (Essendo il mese di gennaio 2020 ricompreso nel bilancio della gestione commissariale, non è possibile confrontare i dati economici del primo trimestre 2021 con quelli del primo trimestre 2020).
Il primo trimestre del 2021 ha visto la conferma delle evidenze di accelerazione dell’attività commerciale dopo i già positivi riscontri rilevati a partire da marzo 2020; in particolare, nel periodo dal 31 marzo 2020 al 31 dell’altra raccolta diretta da clientela con una crescita di circa 1,0 miliardo (+7,8%; pari a 12,9 miliardi ), sul risparmio gestito con oltre 0,95 miliardi confluiti sull’aggregato (+8,5%; a 11,5 miliardi) e sul risparmio amministrato per circa 0,25 miliardi (+1,6%; a 11,3 miliardi).
Si conferma positiva la performance del collocamento netto dei prodotti di risparmio gestito anche nei tre mesi: +3,0% rispetto a dicembre 2020, oltre il doppio della media del sistema (+1,3%6 ). Il comparto dei fondi comuni, Sicav e gestioni patrimoniali si attesta a €5,7 miliard e segna la crescita più marcata nell’anno (+21,7%5 ; +1,0 miliardi ). Si espande anche il volume dei finanziamenti alla clientela, di oltre 300,0 milioni (+2,9%; a 11,7 miliardi ).
«La decisa risalita dei volumi – spiega la nota – conferma l’efficacia della rinnovata spinta commerciale che ha potuto solo parzialmente beneficiare della definizione del nuovo modello di servizio avviato lo scorso gennaio, e che sta progressivamente entrando a regime, così come alcune attività avviate nei primi mesi del corrente esercizio quali il repricing di alcune voci dell’attivo, di cui è appena partito il set-up, il rilancio delle sinergie con i partner commerciali (che ha consentito, rispetto all’ultimo trimestre 2020, di ottenere una crescita media dei flussi mensili relativi al ramo danni e al credito al consumo rispettivamente del +17,8%5 e del +12,2% ), nonché gli acquisti di crediti di imposta da Eco-bonus (con 108,05 milioni di credito fiscale già acquisito e con una media di pratiche di acquisto crediti fiscali per filiale superiore a larga parte del sistema) che svilupperanno il loro pieno apporto reddituale solo nei successivi trimestri. Anche nel primo trimestre 2021 si confermano, sia il trend di consolidamento della top line dei ricavi (margine di interesse e commissioni nette) registrato nei precedenti trimestri (+4,0%7 rispetto al primo trimestre 2020), sia la contestuale prosecuzione della riduzione strutturale dei costi, rafforzando la graduale ripresa della redditività operativa».
Si consolida la visione del gruppo come punto di riferimento per le piccole e medie imprese liguri e per la clientela dei territori di elezione attraverso la delibera di circa 2,8 miliardi di finanziamenti assistiti da garanzia statale (pari a circa 2,5 volte la propria quota di mercato) concessi a oltre 37 mila imprese (di cui 2,4 miliardi erogati al 30 aprile 2021) per contrastare gli effetti economici delle restrizioni dei provvedimenti assunti per il contenimento della pandemia; in Liguria il 25% dei finanziamenti della specie è stato erogato dalla banca. È proseguita anche l’attività di Carige nell’ambito del sostegno alle piccole e medie imprese e alle famiglie attraverso la concessione di complessivi 2,1 miliardi di moratorie di cui circa 1,2 miliardi in vita al 30 aprile 2021, in assenza di segnali anomali di deterioramento sulle posizioni scadute/rimborsate.
Il gruppo, nonostante la crisi pandemica, ha mantenuto anche nel primo trimestre dell’esercizio un profilo di rischio estremamente contenuto proseguendo nell’attività di derisking (cessione ad Amco di un portafoglio di crediti leasing deteriorati pari a circa €67,0 milioni lordi), con un coverage medio del portafoglio deteriorato che si attesta al 49,6%10 (51,1% inclusi i writeoff), e con un npe ratio (incidenza dei crediti deteriorati sul portafoglio crediti) lordo e netto in ulteriore riduzione, rispettivamente pari al 4,9% e al 2,5%.
Il livello di RWA – Risk Weighted Assets (determinato secondo l’approccio standard) si attesta a 9,5 miliardi11, con indicatori di solidità patrimoniale su livelli superiori a quelli regolamentari: CET1 ratio phased-in all’11,5%11 e Total Capital ratio phased-in al 13,7%11.
Francesco Guido, amministratore delegato di Banca Carige, commenta così i risultati del primo trimestre: «L’espansione dei volumi di raccolta e impiego, il bassissimo profilo di rischio degli attivi e il positivo avvio di nuovi filoni operativi sono il presupposto per il rafforzamento del profilo reddituale. Sarà una crescita progressiva che avrà come riferimento assoluto le famiglie e le imprese, secondo canoni evoluti e innovativi. Ringrazio tutto il personale di Carige senza il cui straordinario contributo nulla di tutto questo sarebbe possibile».
Carige sottolinea che «Il trimestre appena chiuso non incorpora ancora gli effetti del nuovo modello di servizio che si va concretizzando attraverso: il riassetto del comparto Wealth Management che si completerà relazione e l’apertura delle nuove filiali private, il rilascio della nuova app per iOS e Android sugli store per la clientela, il perfezionamento della copertura dei servizi prestati mediante “offerta a distanza”, che verrà completata entro il mese di giugno, le nuove iniziative di collaborazione raggiunte con i partner per la spinta sul ramo danni nel bancassurance e sul credito al consumo; tutto ciò consente di prevedere un trend di progressiva accelerazione dei volumi intermediati con un proporzionale aumento dei ricavi e il graduale recupero di redditività nei prossimi trimestri».