Un’erogazione liberale di 150 mila euro per creare un laboratorio di ricerca rivolto agli studenti universitari rilanciando tutte quelle materie legate alle infrastrutture e alla cantieristica. L’obiettivo è formare persone esperte in uno dei settori strategici anche qui in Liguria e assumere nuovi giovani competenti.
Grazie a Webuild nasce UniWeLab, un’idea formativa in collaborazione con l’Università di Genova.
«Investiamo sul futuro per contribuire a rendere l’Italia sempre più competitiva nel mondo – afferma Pietro Salini, amministratore delegato del Gruppo Webuild – Genova è una città che ha un glorioso passato e che avrà un bellissimo futuro se questa generazione sarà in grado di operare per permetterle di diventare da terminale di merci a punto di origine della distribuzione di queste merci nel resto di Europa. Con l’alta velocità colleghiamo Genova con il resto d’Europa e a Milano con una metro ideale, permettendo che posti straordinari come questi, in cui arte, bellezza e cultura hanno albergato per centinaia di anni, mantengano la loro spinta propulsiva. Con il Modello Genova abbiamo dimostrato che le cose si possono fare in tempo quando si vogliono e che le infrastrutture non sono un problema, ma la soluzione».
Secondo Salini bisogna dotare il territorio di occasioni per poter fare: «Il nostro Paese ha un programma di infrastrutture che rappresentano una grande occasione per cambiare in meglio, e Webuild intende contribuire a fornire soluzioni creative per le esigenze del domani in modo sostenibile, la sfida del futuro checi vede tutti in prima linea».
Salini auspica che possano essere centinaia le persone assunte da Webuild, che oggi conta 15 mila dipendenti in Italia e oltre 70 mila nel mondo. Per esempio negli Usa l’ingegneria civile non è così attrattiva rispetto ad altre branche
Salini come affrontare seconda fase realizzazione pratica di un progetto.
Eserciti senza sergenti abbiamo operai poco specializzati. Immaginare percorsi per rendere le cose pratiche. Pensiero costruttivo. Dare un programma di lavoro. Come si fa manufatto in legno o ferro per un cantiere.
Per il rettore Federico Delfino costruire qualcosa insieme a Webuild è motivo di orgoglio. Il laboratorio sarà aperto al mondo studentesco nei settori della logistica, dei trasporti multimodali, ma anche della mobilità sostenibile.
Iniziativa mista per studenti che può prevedere un programma pluriennale dei tirocini testimonianze esercitazioni. Che va a combinarsi con attività teoriche. Attivazione corsi di perfezionamento. Borse di dottorato di tipologia industriale unige tra prime in italia per studi di dottorato. Oggi opportunità aggiuntive dottorati industriali 3 anni con aziende per formazione figure specializzate.
UniWeLab è l’avvio pratico della convenzione firmata con Webuild il 18 giugno 2020, che prevede la formazione di risorse qualificate nelle discipline ingegneristiche civili e ambientali, nell’architettura, nell’ingegneria meccanica, gestionale e dei trasporti e alla creazione di laboratori di ricerca anche attraverso l’attivazione di dottorati e assegni.
«Questo tipo di laboratorio può prevedere un programma pluriennale di tirocini, di esercitazioni – aggiunge Delfino – che va a combinarsi con attività teoriche. Pensiamo di attivare corsi di perfezionamento o borse di dottorato di tipologia industriale, visto che l’Università di Genova è tra le prime in Italia per studi di dottorato».
UniWeLab ha sede nel Cieli (Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica, i trasporti e le Infrastrutture, attivo dal 2003) la cui mission è la ricerca scientifica applicata e l’alta formazione nel settore della logistica e dei trasporti. Il direttore Enrico Musso sottolinea: «Un laboratorio congiunto tra un grande ente di ricerca come l’Università di Genova e una grande azienda di costruzioni come Webuild, offre un’opportunità molto importante di capire l’evoluzione infrastrutturale dei trasporti sul territorio. Sappiamo quanto siano importanti i temi della sicurezza autostradale e ferroviaria, della tutela e del rispetto dell’ambiente nello sviluppo del sistema dei trasporti: questo richiede infrastrutture al passo coi tempi, utili per il traffico del futuro, che dovrà essere sostenibile, adeguato al sistema economico e sicuro. Tutto questo lo vogliamo sviluppare in un laboratorio congiunto che è prima di tutto a vantaggio del territorio e della comunità. Ci occuperemo delle grandi trasformazioni che sono in corso su questo territorio: dal nodo autostradale a quello ferroviario, alla diga foranea, alle prospettive di superamento della sopraelevata. Inoltre speriamo di essere attrattivi nei confronti degli studenti da fuori». Oggi il 10% dei 34 mila iscritti all’Università arriva dall’estero.
«Genova diventa centro di infrastrutture digitali e di terra – spiega il sindaco Marco Bucci – dobbiamo creare giovani innamorati di questi temi per dare un grande futuro a questa città».