«La mobilità deve essere un servizio al cittadino e prima o poi arriveremo alla gratuità di questo servizio. E per gratuità si intende la fruizione immediata del trasporto pubblico: salire su un mezzo Amt deve diventare il naturale modo di spostarsi in città».
Lo ha ribadito oggi il sindaco di Genova Marco Bucci, a margine della presentazione della nuova navetta Amt nel centro storico di Genova, la cui sperimentazione – gratuita – parte domani.
Il primo cittadino rilancia dunque l’idea di rendere gratuito il tpl in città. Una proposta non facile da attuare, ma ritenuta sfidante e comunque fattibile dalla giunta Bucci: «Ci sono alcune città del nord Europa che lo stanno già facendo − afferma l’assessore alla Mobilità, Matteo Campora − con l’assessore al Bilancio Pietro Piciocchi stiamo anche verificando la fattibilità dal punto di vista finanziario. L’idea è vincente, ma è un sistema che va comunque ben organizzato e strutturato». Nel concreto, spiega Campora, «si tratta di fare un ragionamento approfondito sui tributi locali e capire poi come mettere insieme tutti i servizi di cui il cittadino può usufruire, come l’area blu per i parcheggi e il biglietto per il trasporto pubblico. Tutti questi servizi potrebbero poi essere compresi in un’unica card utilizzabile da chi entra a Genova o vive a Genova».
Un’idea complessa, ma su cui lavorare, anche per Marco Beltrami, amministratore unico di Amt: «Il servizio pubblico non sta economicamente in piedi solo sulla bigliettazione, ma è già sussidiato con fondi pubblici che coprono oltre i due terzi dei costi. L’idea del sindaco è proprio quella di coprire la rimanente parte, in modo invisibile per il cittadino, con altre forme di entrate». La fusione con Atp è marginale rispetto al tema della gratuità del servizio: «Non modifica le caratteristiche del progetto che, ripeto, è da approfondire, complesso, ma dal grande interesse di applicabilità».