La Borsa di Milano scatta in avvio di seduta: il Ftse Mib segna +1,7% dopo i primi scambi. La chiamata di Mario Draghi al Quirinale convince i mercati, con i titoli bancari e assicurativi in testa ai principali rialzi di Piazza Affari: spiccano Unipol (+7,56%), Banco Bpm (+6,04%), Intesa Sanpaolo (+5,83%), Unicredit (+5,59%). Sale anche Atlantia (+5,54%), mentre perde circa un punto percentuale Ferrari, dopo i guadagni di ieri.
Apertura positiva anche per le principali Borse europee. La migliore è Francoforte (+1,09%) a 13.985 punti, seguita da Parigi (+0,85%) a 5.610 punti e Londra (+0,78%) a 6.567 punti dopo le prime contrattazioni.
Borse di Asia e Pacifico in rialzo, con Tokyo in testa (+1%) trainata dagli acquisti sul settore auto e il suo indotto, in scia ai segnali incoraggianti che arrivano dalla stagione delle trimestrali, e le nuove indicazioni sul piano di stimolo per l’economia Usa.
I cambi: euro poco mosso questa mattina sui mercati internazionali. La moneta unica vale 1,2035 dollari e segna un calo dello 0.07%. L’euro passa inoltre di mano a 126,44 yen (+0,01%).
Apertura in rialzo per il petrolio. Il Wti guadagna lo 0,33% a 54,94 dollari al barile, mentre il Brent avanza dello 0,37% a 57,67 dollari.
Quotazioni dell’oro sostanzialmente stabili: il metallo prezioso per consegna immediata viene scambiato a 1,838,48 dollari l’oncia, segnando una variazione del +0.02%. In rialzo dell’1,49% invece l’argento, quotato stamani 26.80 dollari.
Si riduce lo spread tra Btp e Bund: l’effetto Draghi porta il differenziale tra i decennali a 105 punti.