I ritardi nelle consegne dei vaccini e la cautela di Wall Street, che attende le decisioni della Federal Reserve, hanno frenato le principali borse europee, tutte negative in chiusura. Parigi segna-1,16%, Francoforte -1,81%, Londra -1,24%, Madrid -1,4%. Milano ha chiuso le contrattazioni con Ftse Italia All Share -1,46%, Ftse Mib -1,47%, Ftse Aim Italia -0,61%. In aumento moderato, nonostante la crisi di Governo in atto, lo spread Btp/Bund, attestato su 120 punti (variazione +1,85%, rendimento Btp 10 anni+0,61%, rendimento Bund 10 anni -0,58).
A Piazza Affari in testa al Mib si è piazzata Diasorin(+5,31%) che produce test per il Covid, resi strategici anche per i prossimi mesi dai ritardi delle campagne vaccinali. Bene anche gli energetici (Saipem +4,65%, Tenaris +1,73%) con il rialzo del greggio dovuto al calo delle scorte americane (Wti marzo +0,97% a 53,12 dollari al barile e Brent di pari scadenza +0,68% a 56,29 dollari).
Deboli le banche, con UniCredit -0,77%, ieri in forte rialzo, nell’attesa del cda che formalizzi la nomina di Andrea Orcel come nuovo ceo. Tonfo di Interpump (-6,28%), in una seduta negativa per i titoli industriali europei. Fuori del listino principale boom di Gismondi 1754 (+10,57%), mentre Fincantieri (+3,32%) non è stata penalizzata dalle voci che danno per fallito il progetto di acquisizione dei Chantiers de l’ Atlantique (ex Stx)
Sul valutario, l’euro si indebolisce e vale 1,2101 dollari (1,2158 in avvio e 1,216 ieri). Viene scambiato a 125,954 yen (126,05 yen in apertura e 126,066 ieri), mentre il dollaro passa di mano a 104,069.