Chiusura incerta per le principali Borse europee, in attesa dell’accordo sulla Brexit e frenate dalla tensione tra Usa e Cina su Hong Kong e dal dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, diminuite dopo sei mesi di fila in rialzo. Londra segna -0,61%, Francoforte +0,32%, Parigi -0,09%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share a 24.391,65 punti (+0,30%) e Ftse Mib a 22.428,09 punti (+0,28 %). In netta contrazione lo spread Btp/Bund, che si sta avvicinando ai valori di prima delle elezioni politiche del 2018 e oggi si attesta sui 130 punti base (variazione -4,35%, rendimento Btp 10 anni +0,91%, rendimento Bund 10 anni -0,39%) da 136 pb della chiusura precedente.
A Piazza Affari bene in particolare le banche, spinte dal via libera della governo alla Legge di Bilancio per il 2020, con Bpm +3,11% e Ubi Banca +2,71%, anche in scia a voci su una loro possibile aggregazione, e Fineco +2,02%
Sul fronte valutario, l’euro risale a 1,106 dollari (da 1,103 ieri) e si attesta a 120,21 yen (120,07), mentre il rapporto dollaro/yen è a 108,78 (108,8). Con l’ottimismo sulla Brexit si rafforza la sterlina, a quota 1,283 nei confronti del dollaro.
In risalita i prezzi del petrolio, con il Wit di novembre a 53,4 dollari al barile (+1%) e il Brent su dicembre a 59,2 dollari (+0,9%).