Le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Ugl trasporti, Fast Confsal e Salpas Orsa hanno incontrato oggi l’assessore regionale ai Trasporti e al Lavoro,
Giovanni Berrino, in merito al secondo sciopero regionale degli appalti ferroviari indetto per il 20 settembre prossimo a causa della perdurante crisi del settore in Liguria.
Come si legge nella nota sindacale, “anche per trovare una rapida soluzione ai cinque licenziamenti prodotti dalla decisione delle società del gruppo FS di chiudere il Ferrotel di Ventimiglia, e ai continui ritardi nel pagamento degli stipendi, le organizzazioni sindacali hanno condiviso la necessità di un intervento della Regione Liguria sull’amministratore delegato del gruppo FS, Gianfranco Battisti. L’assessore si è quindi impegnato a produrre un atto formale dove contestare l’eccessiva frammentazione dei lotti che genera diseconomie nel sistema e non permette soluzione ai problemi occupazionali, oltre a non garantire la qualità del servizio di pulizie di treni e stazioni”.
Successivamente, le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna sono state ricevute dai capigruppo su richiesta presentata a valle dell’incontro con l’assessore ai Trasporti, dove avevano anche lanciato l’allarme sui tagli ai fondi nazionali per il servizio, alla copertura degli oneri di malattia, ai contributi alle imprese per il rinnovo dei CCNL pregressi, nonché per la necessità di rinnovare le misure di finanziamento previste dal decreto Genova, al momento non confermate.
Secondo i sindacati, “a partire dal 2020, al sistema di Tpl su gomma e ferro mancherebbero almeno 4 milioni l’anno strutturali in Liguria, cosa che rischia di pregiudicare il servizio in termini di quantità e di qualità, di compromettere i posti di lavoro e la tenuta economica delle aziende”.
Le organizzazioni sindacali hanno proposto ai capigruppo di votare in consiglio regionale un
ordine del giorno che dia mandato all’assessore di sostenere in tutte le sedi nazionali il ripristino dei fondi decurtati alla Liguria, e di promuovere la tematica all’interno delle rispettive forze politiche di riferimento a livello nazionale. In assenza di risposte dal governo, fanno sapere i sindacati, “sarà imprescindibile individuare le misure necessarie da parte della regione Liguria e degli enti locali”.