Toti: «Noi andiamo avanti verso il futuro». Berlusconi: la vostra è una «iniziativa pletorica e superata dai fatti, chiedete un rinnovamento che abbiamo già avviato». I commenti del leader azzurro e del suo ex delfino alla convention di sabato scorso al teatro Brancaccio di Roma, con più di 1450 persone accreditate ma poche facce note, dicono tutto: Berlusconi ha affidato a Toti e Carfagna il compito di riorganizzare il partito purché non lo cambino troppo. Del resto circa un anno fa aveva incaricato Tajani di avviare una stagione congressuale che avrebbe rivitalizzato Forza Italia ma non si è poi visto un granché in fatto di congressi e rivitalizzazione.
Il presidente di Forza Italia è intervenuto sulla convention del Brancaccio e, più in generale, sulla strategia perseguita dal governatore ligure in un‘intervista pubblicata ieri dal Giornale, di cui riportiamo uno stralcio.
«Ieri Toti ha radunato la sua corrente, considera il fatto una Opa ostile su Forza Italia?
«La considero un’iniziativa pletorica, superata dai fatti: chiede un rinnovamento che noi abbiamo già avviato, secondo un percorso concordato, che ho annunciato quindici giorni fa ai gruppi parlamentari, e che lo stesso Toti ha condiviso. Quel percorso deve proseguire ordinatamente, senza strappi, senza divisioni, senza mettere in discussione chi ha lavorato generosamente con noi per tanti anni. Martedì si riunirà il tavolo delle regole per cominciare ad impostare la nuova Forza Italia: spero che Giovanni almeno questa volta sia presente e dia il suo contributo. Nella storia di Forza Italia c’è sempre stato spazio per il massimo confronto di idee. Non c’è mai stato spazio per il correntismo e il frazionismo. Questa è l’unica regola che non cambieremo mai. Chiunque non concordi è libero di tentare di fondare un nuovo movimento. Certo non mi pare che chi ha provato a farlo contro di me abbia avuto grande successo».
Congresso, primarie, nuove facce, nuovo nome o chissà… Come immagina lei il rinnovamento del partito?
«Sinceramente io credo che questa sia una discussione per addetti ai lavori, che lascia sostanzialmente indifferenti i nostri elettori. In questi anni Forza Italia si è rinnovata nel gruppo dirigente come nessun altro partito ha fatto. Guardo a una forza politica che sappia coinvolgere militanti e simpatizzanti nei nostri processi decisionali, ma non voglio imitare modelli già falliti e poco trasparenti».
Quindi niente rottamazioni?
«La rottamazione è un termine estraneo al nostro linguaggio e soprattutto alla nostra cultura: aprire ed allargare non significa affatto cacciare chi ha applicato con lealtà e spirito costruttivo le indicazioni e le decisioni che abbiamo assunto insieme. D’altronde la storia recente dimostra che i rottamatori finiscono rottamati molto presto».
Cosa si sente di dire ai suoi amministratori che ieri hanno partecipato al Toti day?
«Rispetto le scelte di tutti. Mi spiace solo che abbiano sottratto al riposo e alle famiglie un caldo sabato d’estate».
Toti ha replicato su Facebook: «Libertà è partecipazione, copyright Gaber, anche se Forza Italia è poco abituata a questo esercizio. Le centinaia di militanti e amministratori che ieri hanno partecipato alla convention del Brancaccio hanno sottratto qualche ora al loro tempo libero, ma certamente hanno dato il loro contributo al futuro di un movimento politico che altri in questi ultimi anni di chiusura e autoreferenzialità hanno affossato. Ringrazio chi c’era e chi ha avuto il coraggio, nonostante le pressioni, di essere presente e mettersi in discussione. E… se le “facce note” in platea mancavano forse era perché lì al Brancaccio c’era tanta gente che pensa che quelle “facce“ sia giunto il momento di cambiarle!
Noi andiamo avanti verso il futuro e non ci rassegneremo mai al declino».
Pareri molto diversi, che corrispondono a punti di vista molto diversi. Toti, riprendendo una celebre parola d’ordine di Mao Tse-tung ha esortato a «bombardare il quartier generale»: non può aspettarsi che al quartier generale siano d’accordo.