La Borsa di Milano ha aperto in calo. L’indice Ftse Mib ha avviato la settimana a -0,3% a 21.016 punti, recuperando fino alla parità con il passare dei minuti. Bene Campari, che guadagna i 4% dopo essere stata in asta di volatilità a causa della decisione di Goldman Sachs di alzare la raccomandazione a “buy”, con prezzo target a 10 euro, Fca segna un +0,67%, in calo Recordati (-2,3%)
Avvio di settimana negativo per le borse europee: Parigi (-1,1%), Francoforte (-0,36%) e Londra a pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni perde quasi mezzo punto percentuale (-0,47%).
Le borse asiatiche sono tutte in forte perdita sui crescenti timori di una recessione negli Stati Uniti dove gli indici Pmi su manifatturiero e servizi hanno evidenziato un rallentamento in marzo rispetto al mese precedente. Tokyo ha chiuso perdendo il 3,01%.
Il prezzo del petrolio Wti resta sotto la soglia dei 60 dollari. Sui mercati il petrolio del Texas scambia a 58,6 dollari con un calo dello 0,8%. Il Brent perde lo 0,42% a 66,75 dollari.
Partenza senza scosse per l’euro sui mercati valutari. La moneta unica scambia a 1,1308 dollari (+0,05%). In Asia lo yen si rafforza e scende sotto quota 110 verso il dollaro a 109,92.
Balzo, all’avvio di giornata, per lo spread fra Btp e Bund tedesco, che riguadagna quota 250 punti contro i 246 punti della chiusura di venerdì. Mentre in Asia i mercati scivolano sui timori di recessione, il differenziale segna così 250 punti, con un rendimento del decennale al 2,49%.